Inps, Fornero non si può toccare. Salvini: io eletto per smontarla

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Matteo Salvini è andato in Trentino per sostenere la campagna elettorale della Lega in vista delle prossime regionali e, già che c’era, ha sollecitato gli imprenditori del Nord-Est a fare la loro parte.

Ora tocca a voi

Il voto di preferenza alla Lega, ha spiegato il leader del Carroccio, secondo il racconto di Repubblica.itnon è solo un voto per voi, per le scuole, le strade e gli ospedali, ma è anche un voto che dà più forza a me“. Il passaggio dall’interesse regionale a quello nazionale è stato un attimo. Da molti giorni Salvini fa riferimento indiretto a quest’area geografica, fioriera di imprenditori, sostenendo che sono proprio gli imprenditori ad avergli  confermato che l’uscita anticipata dalle pensioni consentirebbe l’assunzione di giovani.

Il turn over generazionale nel mondo del lavoro è la chiave con cui il Governo sostiene che la manovra avrebbe un carattere espansivo, assieme alle altre misure. “Sulla manovra economica – si è lamentato Salvini – sono mesi che ci stanno attaccando (lo spread, Bankitalia, Bruxelles, la Corte dei conti). E ci si mette pure il presidente dell’Inps che da quattro mesi dice che non si può toccare la legge Fornero. Io sono stato eletto per smontare la legge Fornero e lo farò fosse l’ultima cosa, ora vediamo cosa pensa la gente della Lega“.

Il problema Tfr

Tuttavia sono proprio gli imprenditori che potrebbero avanzare qualche perplessità soprattutto sulla riforma delle pensioni in quota chiave 100. Secondo l’analisi della testata di informazione Investire Oggi, “Tra gli imprenditori ad esempio si insinua il timore di non riuscire a far fronte all’ingente spesa per le liquidazioni del Tfr dei dipendenti che andranno in blocco in pensione con la quota 100. Sulla carta è vero che il Tfr viene accantonato in azienda ma, realisticamente, quante volte questo accade sul serio?

Gli affondi più duri di Salvini durante le varie tappe del tour in Trentino sono state non a caso sulla controriforma Fornero in risposta ai pungoli arrivati dal presidente dell’Inps e non solo a lui. “I geni – ha chiosato Salvini – li abbiamo visti: Monti, Renzi, professori con quattro lauree. Il più genio di tutti è la signora Fornero che ha fatto questa riforma. Chi nel 2018 ha il coraggio di difendere quella legge è nemico del popolo italiano”. Una frase che gli è servata a completare il passaggio precedente. “Il presidente dell’Inps – era stata la premessa – da quattro mesi mi dice che non si può toccare la legge Fornero, continua a dire viva la legge Fornero, ma io sono stato eletto per smontare la legge Fornero e lo farò ad ogni costo“.

Mettiamo a tacere quelli di Bruxelles

Salvini si è infatti appellato in chiave regionale all’elettorato trentino, guardando però alla sfera nazionale. “Date una dimostrazione di forza e di orgoglio – ha detto alla platea di astanti – e vedrete che quelli di Bruxelles li facciamo stare zitti per altri quattro mesi“.

Poi, non ha resistito a sferrare l’attacco più forte: “Abbiamo tutti contro: la Commissione europea, il Consiglio europeo, la Banca d’Italia, la Corte dei Conti, il presidente dell’Inps. Chiunque abbia interesse a non mollare la poltrona ce l’ha con Salvini, con il governo, con Conte. Gente che non ha fatto una mazza per vent’anni, è quattro mesi che rompe le palle ogni quarto d’ora“.

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