“Festa della libera Alternanza”. Riconoscere come attività di alternanza tutto ciò che riguardi il lavoro. Lettera

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Preside lascia la scuola

inviato da Rosario Bonura – Alternanza scuola lavoro, semplice riflessione da 1° maggio: diversi alunni di mi dicono che oltre alla scuola nella loro vita c’è altro, si chiama lavoro, non stupida alternanza scuola lavoro, quella in cui si sta a guardare una catena di montaggio, lavoro vero, in famiglia, magari a pulir scale, o in campagna, ma pur sempre lavoro, per sé stessi, per il bene della propria famiglia, non attinente il titolo di studio e quindi non alternanza scuola lavoro.

Per questi alunni si prospetta la possibilità di non diplomarsi mai, questo perché Renzi e il Governo nella Riforma detta “Buona Scuola”, i
docenti riuniti per scopo consultivo, non sono stati per nulla ascoltati,
ha decretato con potere di imperio che chi non completa il percorso di 400
ore di alternanza scuola lavoro non può fare esami di maturità. In
pratica l’alternanza scuola lavoro assume il potere assoluto su 13 anni di
scuola, per diplomarsi ci si deve piegare anche non volenti al volere-potere di questa legge.

Ebbene, oggi, 1° maggio, Festa del Lavoro io propongo che ogni singola
ora che voglia essere chiamata e assimilata ad alternanza scuola lavoro
dal docente della classe o dal docente tutor scolastico sia alternanza
scuola lavoro.

Così se durante una giornata qualunque, durante l’ora di religione o di
italiano si parla di argomenti inerenti il mondo del lavoro, quella è
alternanza scuola lavoro: se la prof. d’Italiano sta spiegando “Il
sabato del villaggio” di Giacomo Leopardi è alternanza scuola lavoro, se
la prof. di religione sta spiegando la moltiplicazione dei pesci e del
pane e del vino quella è alternanza scuola lavoro perchè sta spiegando
che dopo il lavoro ci vogliono i miracoli per riuscire a sfamare tutti i
componenti di un banchetto di nozze, oggi, come allora.

L’alternanza scuola lavoro è tutto ciò che ti fa pensare al lavoro che in un modo o nell’altro ti fa vedere e ti insegna qualcosa che riguardi il lavoro.
Semplicemente questo.

Oggi è la Festa del Lavoro, per gli studenti sia la la Festa della Libera
Alternanza Scuola Lavoro, la giornata in cui ci si libera di un incubo che
ti vede succube a titolo gratuito di aziende che ti sfruttano senza
insegnarti nulla.

Buona Festa del Lavoro e agli studenti Buona Festa della Libera Alternanza
scuola lavoro, quella vera, fatta a scuola, in laboratorio di lingue di un
Liceo Linguistico, d’informatica in tutte le scuole, di simulazione di
volo in un Istituto Tecnico Aeronautico, in un’azienda agraria o in classe
a studiare i cereali e l’agricoltura biologica di un Istituto agrario, sui
banche di scuola a far calcoli di ragioneria, a scrivere articoli di
giornale in una classe di liceo classico, nel laboratorio di scienze o di
disegno tecnico di un liceo scientifico o di un istituto tecnico per
geometri, nell’officina di fucina o di aggiustaggio in un istituto tecnico
industriale, nel laboratorio di disegno e semplicemente in giro per la
città a disegnar ville e monumenti e palazzi, di un liceo Artistico …
sempre e comunque con il proprio insegnante, il solo vero competente
maestro del lavoro.

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