Fare per Fermare il declino appoggia la manifestazione dei ‘tieffini’. Il merito deve prevalere sulla anzianità

Di Lalla
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Leonardo Ristori, Coordinatore Ufficio Stampa Fare per Fermare il Declino – FARE per Fermare il declino appoggia la protesta degli insegnanti abilitati tramite ‘Tirocinio Formativo Attivo Ordinario’ (TFA) e parteciperà alla manifestazione del 7 settembre a Roma con una sua delegazione.

Leonardo Ristori, Coordinatore Ufficio Stampa Fare per Fermare il Declino – FARE per Fermare il declino appoggia la protesta degli insegnanti abilitati tramite ‘Tirocinio Formativo Attivo Ordinario’ (TFA) e parteciperà alla manifestazione del 7 settembre a Roma con una sua delegazione.

Gli insegnanti ammessi al TFA nel corso del 2012 hanno dapprima superato una dura selezione e quindi completato un iter impegnativo e qualificante. Il TFA è uno strumento che – pur se ben lungi dall’essere perfetto e non esente da molte pecche – introduce criteri di meritocrazia nella selezione del personale docente. Il Ministero dell’Istruzione lo aveva istituito proprio allo scopo di soddisfare il fabbisogno di nuovi docenti qualificati, calcolati sulle esigenze di ogni regione. Dei 115.000 candidati, per una disponibilità di 20.000 posizioni, soltanto 11.000 hanno superato l’impegnativa selezione. Ora, però, quel titolo che in teoria doveva essere decisivo per ottenere la cattedra potrebbe rivelarsi quasi inutile.

Infatti, contrariamente a quanto era stato previsto, sono stati in un secondo tempo individuati dei cosiddetti Percorsi Abilitativi Speciali destinati a insegnanti con almeno tre anni di servizio, indipendentemente
dalla loro qualificazione tramite TFA. Questo con l’obiettivo di permettere a coloro che non erano risultati idonei al TFA, o non si erano per nulla candidati, di acquisire l’abilitazione all’insegnamento, indispensabile per l’ammissione ai concorsi a cattedra.

Una logica perversa, perfettamente spiegata con questa illuminante quanto discutibile dichiarazione di Anna Fedeli, segretaria nazionale Flc Cgil: «Per noi, l’unico criterio di merito che va valutato è l’anzianità di
servizio, l’esperienza sul campo. Introducendo un criterio diverso si sarebbero discriminati i docenti con una maggiore anzianità, a cui secondo noi va invece data la precedenza».

L’anzianità di servizio fa insomma premio sulla capacità e sul merito: del dovere dello Stato di fornire la migliore istruzione pubblica possibile, e quindi di avvalersi degli insegnanti più preparati, non interessa niente a nessuno, certamente non alla CGIL.

Il risultato pratico è che una parte dei docenti più promettenti di cui disponiamo non è messa in grado di insegnare. Si tratta dell’ennesima dimostrazione del declino di questo paese.

La battaglia dei ‘tieffini’ è giusta e meritevole di appoggio. Già in campagna elettorale, FARE ha preso posizione per chi avrebbe completato il TFA. Oggi ribadisce con forza questa posizione.

Fare per Fermare il Declino è il partito politico scaturito dal movimento nato lo scorso agosto per iniziava di sette personalità di primissimo piano a livello italiano e internazionale, indipendenti e libere da legami politici con i vecchi partiti. Il loro manifesto di appello agli italiani, pubblicato su sei quotidiani e intitolato “Cambiare la politica, fermare il declino, tornare a crescere”, è basato su 10 punti programmatici, semplici e realizzabili, e ha ottenuto una immediata e forte risposta da parte degli italiani, che ha permesso di partecipare alle elezioni politiche già dopo pochi mesi dalla costituzione. Oggi il movimento conta oltre 70mila adesioni.

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