Vaccini, Bussetti: “permettere a tutti di andare a scuola”. Lorenzin protesta

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L’arma scelta per gli affondi è Facebook. E’ così che si consuma il duello online sui vaccini fra la già ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, e il ministro in carica per l’Istruzione, Bussetti.

Il tema è quello della possibile revisione della legge per rendere obbligatoria solo la puntura contro il morbillo.

Lo scenario è quello oramai stranoto della battaglia grillina contro l’obbligatorietà di tutte le vaccinazioni. Il Movimento 5 Stelle avrebbe da sempre scelto una moral suasion, mentre si è ritrovato a dover gestire una legge fresca di emanazione del governo precedente che impedisce ai bambini fino a 6 anni senza vaccinazioni di entrare in classe.

La posta in palio è la tutela della salute dei bambini immunodepressi che in quanto tali non possono essere vaccinati e che dunque si ritroverebbero in un ambiente molto a rischio se gli altri con il sistema immunitario a posto non fossero vaccinati, consentendo una veicolazione più facile alla potenziale malattia.

A ricostruire l’ultima (in ordine cronologico) bagarre è stato il Quotidiano Sanità. A lanciare la prima stoccata sarebbe stato il titolare del Miur, con una dichiarazione in cui affermava di “voler permettere a tutti di andare a scuola” e di aver valutato con la ministra Grillogli aspetti relativi a revisionare le norme che regolano l’accesso agli edifici scolastici“.

Pronta la risposta della Lorenzin su Facebook: “Caro Marco Bussetti, vuoi davvero permettere ai tutti i bambini di andare a scuola: 1) falli vaccinare a scuola; 2) Ripristina l’infermeria scolastica  Ma poi: che fai con i bambini immunodepressi? Che fai con materna e asili nido dove convivono bambini di età diversa? Che fai per contrastare morbillo, rosolia, pertosse etc? Ma siamo sicuri che il Ministro dell’#Università e la #ricerca sia lo stesso della scuola?“.

In tempo reale, ecco arrivata la stilettata di Bussetti chiamato in causa: “Cara Beatrice Lorenzin, dobbiamo tutelare il diritto allo studio dei nostri ragazzi e al contempo salvaguardare il diritto alla salute di tutti, anche degli immunodepressi. Bisogna lavorare per questo. Evitando di strumentalizzare il tema per finalità politiche“.

E il nuovo affondo di Lorenzin: ” “Caro Marco Bussetti, il diritto costituzionalmente garantito alla #salute prevale su quello all’#educazione. I ragazzi hanno il diritto di studiare in un luogo che non metta in pericolo la propria salute a causa dell’irresponsabilità di pochi. La vaccinazione non è una responsabilità individuale, ma sociale. È compito dello #Stato garantire la sicurezza della #scuola e della #Nazione.
L’obbligatorietà non è il fine,ma un mezzo per raggiungere e consolidare l’immunità di gregge.Troppo presto per togliere obbligo, non abbiamo recuperato le corti perse né ancora abbiamo consolidato l’alfabetizzazione scientifica necessaria per poter sperare che gli obbiettivi straordinari raggiunti in poco più di un anno, si ripetano nei prossimi senza l’appuntamento con la scuola, né abbiamo messo in campo una lotta efficace contro le #fakenews che mi dispiace dirlo non sono estranee neanche a membri del #governodelcambiamento. Prendiamo decisioni in base all’evidenza scientifica e non alla ricerca di consenso elettorale”. 

 

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