Ex LSU e manutenzione dell’edilizia scolastica. Cosa faranno con esattezza? Scontento dei COBAS

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red – La soluzione siglata da Cgil, Cisl e Uil che punta ad un riutilizzo degli ex LSU soprannumerari impiegati nelle ditte di pulizia per la manutenzione delle scuole non piace a tutti. Vediamo il perché. I lavoratori si occuperanno degli intonaci, ma anche di piccole opere in cartongesso, degli impianti sanitari, elettrici etc.

red – La soluzione siglata da Cgil, Cisl e Uil che punta ad un riutilizzo degli ex LSU soprannumerari impiegati nelle ditte di pulizia per la manutenzione delle scuole non piace a tutti. Vediamo il perché. I lavoratori si occuperanno degli intonaci, ma anche di piccole opere in cartongesso, degli impianti sanitari, elettrici etc.

Sabato vi abbiamo dato notizia dell’avvenuto accordo tra sindacati e Governo per il riutilizzo di 24mila lavoratori ex LSU in esubero legati alle ditte che si occupano delle pulizie delle scuole.

L’accordo prevede uno stanziamento di 450milioni di euro da impiegarsi sino al 30 marzo 2016 – 150 milioni per l’anno 2014, a decorrere dal 1° luglio 2014 e ulteriori 300 milioni per l’anno 2015 – al fine di affidare al sistema delle aziende gli interventi di ripristino del decoro e della funzionalità degli immobili adibiti ai servizi scolastici.

Inoltre, sarà avviato il programma di sostegno al reddito con il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per un ammontare complessivo di risorse pari a 60 milioni di euro. Oltre ad un sistema di incentivi all’esodo volontario per circa 700 lavoratori che già posseggono i requisiti per la maturazione della pensione.

Ma ciò non ha soddisfatto tutti, in quanto si tratta di una “soluzione ponte” per due anni e non risolve alla radice il problema.

Inoltre, mentre si attende il via definitivo del piano biennale, sebbene le ore contrattuali rimarranno 35, per questo periodo poiché non si è pronti al nuovo programma le ore di lavoro settimanali scenderanno a 18 coperti per la differenza da cassa integrazione.

I Comitati, inoltre, denunciato che i fondi necessari per tutto questo saranno prelevati da quelli destinati dal Governo in queste settimane all’edilizia scolastica.

Tra le nuove mansioni delle quali si occuperanno questi lavoratori anche quelle legate ai lavori di manutenzione delle scuola, a seguito di corsi di riqualificazione cui il personale in esubero dovrà sottoporsi. Il testo dell’accordo, del quale siamo in possessi, elenca gli interventi per i quali si dovrà fare un’apposita formazione (i cui contenuti saranno decisi domani, 1 aprile, da un gruppo tecnico coordinato dal MIUR).

queste le tipologie di intervento previste:

  • rifacimento di intonaci e tinteggiatura delle parti interne ed esterne degli edifici
  • cancellazione di scritte o segni sulle pareti e sugli infissi con vernici smalto o cementite
  • piccole riparazioni e rifacimento della coloritura degli infissi esterni ed interni anche con sostituzione dei vetri
  • smontaggio e rimontaggio o sostituzione di componenti di controsoffitti, tende oscuranti, persiane e rifacimento di pavimenti o rivestimenti sopraelevati
  • manutenzione, montaggio, smontaggio e riparazione di attrezzature funzionali agli spazi sportivi e ludico ricreativi
  • piccole opere di cartongesso funzionali all’implementazione dei lavoratori e delle dotazioni tecnologiche per la didattica
  • piccoli interventi all’impianto idrico-sanitario
  • interventi su impianti elettrici con sostituzione di corpi illuminati a risparmio energetico, etc
  • manutenzione delle sistemazioni a verde esterne e degli spazi e delle strutture dedicate alle attività ludico-ricreative e sportive, impianti di irrigazione ecc
  • sostituzione, manutenzione e riparazione di attrezzature e arredi scolastici interni ed esterni
  • etc.

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