Esonero docenti e ATA da esami di maturità: scuole si organizzano, vediamo come. Cautele anche per donne in gravidanza

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Numerose scuole già al lavoro per gli esami di maturità 2020 che, come risaputo, saranno svolti in una versione inedita sia per quanto riguarda le prove che le modalità. Al centro la sicurezza sia degli studenti che dei docenti.

Protocollo sicurezza

Nel documento tecnico sottoscritto dalle organizzazioni sindacali e dal Ministero sono molte le precauzioni da attuare per garantire il massimo della sicurezza.

  • pulizia approfondita dei locali
  • presenza di prodotti igienizzanti quali dispenser per candidati e personale
  • segnaletica di Ingresso e Uscita per gestire i flussi
  • ambiente ampio del locale adibito all’esame, che permetta distanziamento e cambio aria
  • uso delle mascherine
  • presenza di un solo accompagnatore
  • possibilità di decidere per gli alunni con handicap lo svolgimento da casa dell’esame

Relativamente alle persone coinvolte nell’esame, questi dovranno dichiarare:

  • assenza di sintomatologia
  • di non essere stato a contatto con persone positive da 14 giorni

Chi può essere esonerato dallo svolgimento dell’esame?

Nel documento tecnico sottoscritto, in riferimento all’adozione di misure specifiche per i lavoratori nell’ottica del contenimento del contagio da SARS-CoV-2 e di tutela dei lavoratori “fragili”, si legge che sarà attivata quella che viene chiamata la “sorveglianza sanitaria eccezionale” contenuta all’articolo 88 del Decreto Rilancio.

Nell’articolo in questione si fa riferimento ai lavoratori “maggiormente esposti a rischio di contagio, in ragione dell’età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, anche da patologia COVID-19, o da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o comunque da comorbilità che possono caratterizzare una maggiore rischiosità.”

L’individuazione dei lavoratori “fragili” potrà essere effettuata anche dal medico di base, qualora non sia possibile ricorrere al medico competente o ai servizi ASL.

Per questi lavoratori, la cui condizione dovrà essere accertata e certificata, sarà possibile non partecipare agli esami. Il personale sarà considerato “momentaneamente inidoneo”.

Come individuare questi lavoratori?

Molte scuola hanno già emanato circolari con le quali si chiede al personale di presentare certificazione medica per essere esonerati dagli esami.

Alcuni di essi hanno anche organizzato incontri a scuola con il Medico Competente dell’istituzione scolastica, con tanto di data ed orario per le visite.

L’ANP ha diffuso un comunicato con il quale vengono date alcune indicazioni sulle modalità di individuazione dei docenti non ideonei.

Secondo il sindacato, i dirigenti:

  • non sono tenuti alla nomina del medico competente
  • possono nominarlo per il periodo emergenziale, con nomina temporanea
  • possono ricorrere ai servizi territoriali dell’INAIL che vi provvedono con propri medici del lavoro, su richiesta del datore di lavoro.

Al fine di individuare il personale, l’ANP consiglia di effettuare una ricognizione dei lavoratori che ritengono di trovarsi in condizione di fragilità.

E’ giunta in redazione una segnalazione che riteniamo degna di nota. Infatti, una scuola ha ritenuto di dover adottare un approccio cautelativo anche per le donne in stato di gravidanza, come previsto dalla Legge 151 del 2001.

Documento tecnico

Convenzione-per-il-supporto-delle-istituzioni-scolastiche

Protocollo d’intesa

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