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Corsi di laurea nelle scuole, il futuro della preparazione. Accade a Lodi

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Inviato da Paolo Latella – L’Italia è la nazione europea con il più alto numero di (NEET) giovani che non studiano, che non sono impegnati in un percorso di formazione, non cercano lavoro e non lavorano.

La Commissione europea ha realizzato un’indagine ed è emerso questo dato allarmante: in Italia i NEET sono il 19,9% contro una media Ue dell’11,5%.

Questo pericoloso fenomeno sociale, nel nostro Paese, interessa la fascia di età compresa fra i 16 e i 35 anni.

C’è un altro elemento che rischia di allontanare i nostri giovani dai percorsi lavorativi ed è la decisone di Bruxelles, che nel 2014 ha definito una data importante per diventare professionisti europei alzando il livello di studio. Infatti dal 2020 per tutti i liberi professionisti europei, il titolo universitario dovrà essere obbligatorio. Uno degli obiettivi primari per l’Unione Europea è quello di agevolare la libera circolazione del lavoro.

Come può la nostra nazione uscire da questa situazione?

La “cura” immediata deve passare da questi tre elementi indispensabili e improrogabili:

1) Alzare l’obbligo scolastico a 18 anni.
2) Non ridurre i 13 anni di scuola dalla primaria alle superiori di secondo grado.
3) Attivare in tutte le scuole superiori collegamenti diretti con le università o meglio ancora aprire corsi triennali di laurea direttamente nelle scuole per consentire di proseguire gli studi, raggiungendo eccellenti livelli di preparazione culturale con conoscenze e competenze appropriate e sopratutto ridurre i costi per gli studenti che potrebbero seguire le lezioni direttamente nella scuola in cui hanno frequentato le superiori.

Dal punto di vista normativo qualcosa si sta muovendo?

L’on. Malpezzi nel 2016 ha presentato un disegno di legge, il n. 4030 che prevede:
– La laurea triennale obbligatoria per esercitare la professione di geometra.
– L’esame di laurea è abilitante all’esercizio della professione (non bisogna sostenere l’esame di stato alla libera professione).
– Il tirocinio professionale incluso nel corso di laurea (ultimo semestre).
– I programmi formativi disciplinati da un apposito decreto ministeriale.

Ecco l’iter del disegno di legge:

09/09/2016 presentazione
12/09/2016 annunciato in aula (sessione pomeridiana)
12/10/2016 assegnato alla 8ª commissione permanente (ambiente, territorio e lavori pubblici) in sede referente
13/10/2016 pubblicato il testo del disegno di legge
04/10/2017 esame in commissione non ancora iniziato.

In Italia esistono scuole che hanno scelto di definire percorsi universitari?

Si, Il caso concreto è quello in Lombardia.

A Lodi, nell’Istituto Tecnico Economico e Tecnologico “Agostino Bassi”, è stato istituito, in convenzione con l’Università di San Marino e in collaborazione con le Università di Reggio Emilia e Modena, il polo universitario con due corsi di laurea.
(www.bassi.gov.it) e (www.corsiuniversitari-bassi-lodi.it).

1) Corso di Laurea Triennale – Facoltà di Ingegneria Civile e Ambientale Classe L7 – in Costruzioni e Gestione del Territorio, specifico per la figura del Geometra Laureato (attivo già da un anno).

Il Corso di Laurea asseconda la richiesta di un titolo di Laurea per tutti i liberi professionisti iscritti agli albi professionali nel territorio dell’Unione Europea entro il 2020 (G.U. Unione Europea del 16 Luglio 2012 – 2014/C 226/02).

2) Il Corso di laurea triennale in Ingegneria Gestionale (attivo da quest’anno) che appartiene alla classe L09 – Classe delle lauree in Ingegneria Industriale stabilita dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca italiano e nasce sulla base di due premesse fondamentali:

  • la realtà del territorio, caratterizzata da un tessuto imprenditoriale fortemente sviluppato
  • la necessità formativa in una provincia ampia e popolata che manifesta la richiesta di figure tecniche con competenze specifiche di management.

Il prof. Corrado Sancilio è il dirigente scolastico dell’Istituto A. Bassi di Lodi e membro del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione ha affermato:

“Questa proposta non è solo un’occasione per gli studenti e i diplomati dell’Istituto Bassi, ma è un’occasione per tutto il territorio. La città di Lodi ha una vocazione importante in questi settori, si tratta di indirizzi ad alta occupabilità. Anche le grandi aziende del territorio dovrebbero capire l’importanza di una simile opportunità a Lodi. L’opportunità di avere giovani formati con una specializzazione magari già indirizzata alle necessità dell’azienda, senza dover impiegare altro tempo per un’ulteriore formazione. É un vantaggio per tutto il sistema produttivo territoriale.
Abbiamo introdotto prima un corso rivolto ai geometri, ora uno per i ragionieri, e dal prossimo anno, 2018- 2019, vogliamo inserire anche un corso destinato ai maturati del terzo indirizzo della nostra scuola, quello legato al turismo”.

Queste scelte fanno onore alla scuola pubblica laica statale. Questa è la scuola pubblica di Calamandrei che ha sempre difeso e esaltato.

Non dimentichiamo mai l’art. 33 della Costituzione e sopratutto non dimentichiamo la frase scolpita sul Palazzo della Civiltà Italiana a Roma: «Un popolo di poeti di artisti di eroi / di santi di pensatori di scienziati / di navigatori di trasmigratori».

Se non vogliamo che i nostri giovani rimangano i meno istruiti e i meno pagati d’Europa (nei propri contratti di ingresso (Fonte: Ilsole24ore), con una retribuzione annua lorda di 30.400 euro che scende a 21.300 euro (e molto meno) quando si parla di stipendio netto), dobbiamo invertire la rotta e puntare nell’istruzione pubblica.

Non c’è più tempo! E’ arrivato il momento di investire nei nostri studenti che sono una risorsa, sono il futuro del nostro bellissimo Paese e non un costo standard!

Paolo Latella
Insegnante e giornalista

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