Esami III media, 99% promossi. Tutti bravi? No, è la filosofia dei numeri. Lettera

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Preside lascia la scuola

Inviato da Vincenza Liccardo – Buongiorno a tutti, sono un’insegnante e leggevo, qualche giorno fa, delle brillanti statistiche sugli esami della scuola media: 98% degli ammessi agli esami e, successivamente, ben il 99% dei promossi (in realtà sarebbe il 100%, ma poi si esagera a scriverlo!).

Commento dell’autore: non devono essere poi così difficili, questi esami di scuola media!

Analizziamo un po’ in generale i criteri di gestione delle scuole.

Preoccupazione fondamentale: il calo demografico! Cosa c’entra, si chiederà qualcuno?

Semplice: meno iscritti a scuola, meno classi (da insegnante, io direi che è preoccupante il fatto che ci saranno meno posti di lavoro, ma quello non è considerato un problema prioritario, figurarsi: il problema è SOLO di chi non lavora), di conseguenza una classe in meno : oh cielo!

E non importa se le altre classi sono TROPPO numerose e NON rispettano il numero legale: DEVONO restare 6 o 7 o 8 classi RIGOROSAMENTE “pollaio”, indipendentemente dal numero di DSA o bimbi certificati presenti in esse.

Questo perché, laddove il numero degli iscritti dovesse risultare inferiore ad un certo numero, la scuola rischia di essere “accorpata” ad un altro istituto (così si sta tuti insieme appassionatamente e non si soffre il freddo, in classi piccole, sovraffollate e senza il rispetto delle minime norme di sicurezza) e il Dirigente inviato altrove… se non licenziato!

Ovviamente, poi serviranno gli insegnanti di sostegno, altri soldi che il Ministero dovrà sborsare; quindi, l’anno scorso ha scaricato la responsabilità delle deroghe sui Dirigenti: se mi chiedi 10 insegnanti di sostegno e poi te ne serviranno solo 7, li paghi tu!

Ohibò! Eh no, che non li chiedo in più, scherziamo?? (A ragione, direi: se un bimbo si iscrive e poi invece a scuola non ci viene o cambia città o torna nel suo Paese d’origine, io che faccio?? Non è colpa mia ma devo rimetterci io?)

Nella formazione prime, aldilà di fiori e rose sciorinati da tante insegnanti elementari (eh già, per chi magari non lo avesse mai considerato, anche le maestre SONO insegnanti), si cerca di sistemare i bimbi in modo da evitare grossi contrasti, antipatie più o meno evidenti, scontri genitoriali (SOPRATTUTTO, hai visto mai che poi arrivi qualche pugno in faccia già solo perché Carletto è stato messo in classe con Nicolino, “avevo detto espressamente che mio figlio in classe con quello lì non deve starci!!!”).

FATICA INUTILE.

Niente è come sembra, la prima che sembrava un gioiellino si rivela uno dei gironi dell’Inferno dantesco, la peggiore in partenza è placida, sonnecchia ma tutto sommato qualche soddisfazione la dà. E quelle in mezzo?? Si aspetta la seconda, la vera prova del fuoco!

Ma soprattutto… VIETATO BOCCIARE!!!

Eh sì, perché girano diverse filosofie in merito ma tutte con lo stesso inevitabile finale:

vietato mettere 4, limitiamo i 5 (in qualche caso aboliti addirittura!), dai che arriva a 6, non possiamo cambiare l’assetto della classe (perché??? Sono tutti gemelli siamesi??), poi ce lo ritroviamo un anno in più a scuola (per inciso, un mio compagno di scuola media si è licenziato a 17 anni!! O meglio, lo hanno “pensionato”, senza danni fisici o materiali per alcuno!), POI POTREBBERO ESSERCI MENO ISCRITTI A SCUOLA SE BOCCIAMO… ecco, questo qui direi è il motivo più grandioso!

La Scuola (no, non è un errore la maiuscola, intendo proprio la Scuola vera, quella ideale che non esiste più) acquista prestigio se insegna disciplina, regole e didattica, se i ragazzi che ne escono hanno imparato che si studia per costruirsi un futuro, che si rispettano le regole o si accettano le conseguenze, che sono cittadini ma soprattutto PERSONE, un mix di umanità, compassione, rispetto per sé stessi e per gli altri: E NON SE HA 400 ISCRITTI PIUTTOSTO DI 40!!!

E arriviamo in terza!

Dopo nessun bocciato in prima e in seconda, vuoi che lo bocciamo in terza?? In alcuni casi, da qualche collega, ho ascoltato dei motivi davvero validi: bocciare per punire, con la consapevolezza che però quella bocciatura non insegnerà qualcosa ma servirà solo a “incattivire” un alunno che comunque sa che di lì uscirà lo stesso e, per di più, impedirà per dispetto di permettere agli altri di seguire le lezioni, è davvero inutile.

Ma per gli altri ragionamenti… o S-ragionamenti…

Crogioliamoci nell’idea che abbiamo tanti piccoli cervelli geniali per le mani, che escono anche con voti molto alti (ahimè, data la correzione delle prove su base comune e la consistenza delle prove stesse, ho dovuto anch’io farlo… e ora sto curando il mio stomaco annodato!), che se il voto è basso è il prof cattivo e va punito (un pugno in faccia sta diventando ormai lo standard, ma anche calci e botte possono andar bene), ma soprattutto…

TUTTI PROMOSSI!!

E buone vacanze a tutti!

P.S. Mi auguro di essere riuscita almeno a far sorridere qualcuno per i toni, perché a guardare invece i contenuti… siamo davvero allo sfacelo totale!

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