Esame di maturità, compensi commissari e presidenti. Come avvengono i pagamenti? Le info utili

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Numerosi i quesiti giunti in redazione riguardo ai compensi di presidenti e commissari agli esami di maturità che, ricordiamolo, continuano ad essere, allo stato attuale, quelli stabiliti nel 2007.

Riproponiamo al riguardo un articolo di Lalla, in cui sono illustrati la normativa di riferimento e le voci relative ai compensi, in primo luogo profilo e distanza.

Compensi risalenti al 2007

I compensi per commissari e Presidenti impegnati negli Esami di Stato delle scuole secondarie di II grado sono quelli stabiliti nel 2007 e verosimilmente tali rimarranno, in attesa delle modifiche che interverranno su tali esami in seguito alla delega che il Parlamento intende affidare al Governo su questo argomento con il DDL Scuola.

I compensi rimangono disciplinati dal decreto del 24 maggio 2007 e dalla nota del 2 luglio 2007.

Quanto guadagnano Presidente, commissario interno ed esterno

A Presidente, commissario eterno e commissario interno compete innanzitutto un compenso legato al profilo (non conta il numero degli alunni da esaminare).

Presidente € 1.249
Commissario esterno € 911
Commissario interno € 399

A questo si aggiunge un compenso correlato alla distanza del luogo di residenza o servizio dalla sede di esame

Come si sceglie se va preso in considerazione il luogo di residenza o di servizio?

Posto che sede di servizio o di residenza devono essere intese quelle dichiarate dagli interessati in occasione della presentazione delle domande, la scelta è semplice: va presa in considerazione, in termini di tempo di percorrenza, quella più vicina alla sede d’esame.

In caso di nomina di personale non in servizio o estraneo all’amministrazione (ad es. su domanda di messa a disposizione) vanno prese a riferimento, come sede di servizio, la sede dell’Ufficio scolastico provinciale di appartenenza dell’istituzione scolastica, ovvero la sede di residenza dell’interessato (sempre calcolando il danno minore per l’Amministrazione).

Ad essere rilevante è dunque il tempo di percorrenza. Su questo il Ministero è piuttosto analitico:

  1. Personale nominato nel comune di servizio o di residenza o fuori del proprio comune di servizio o di residenza in sede d’esame raggiungibile in non più di 30 minuti con i mezzi di linea extraurbani più veloci € 171
  2.  Personale nominato fuori del proprio comune di servizio o di residenza in sede d’esame raggiungibile in un tempo compreso tra 31 e 60 minuti con i mezzi di linea extraurbani più veloci € 568
  3. Personale nominato fuori del proprio comune di servizio o di residenza in sede d’esame raggiungibile in un tempo compreso tra 61 e 100 minuti con i mezzi di linea extraurbani più veloci € 908
  4. Personale nominato fuori del proprio comune di servizio o di residenza in sede d’esame raggiungibile in un tempo superiore a 100 minuti con i mezzi di linea extraurbani più veloci € 2.270

N.B. Nel comune di servizio/residenza il calcolo si ferma a max 30 minuti

Il compenso più basso è quindi quello del commissario interno che svolge gli esami in una sede raggiungiubile in non più di 30 minuti (570 euro lorde), quello più alto quello del Presidente nominato in sede esterna a comune di servizio/residenza raggiungibile in tempo superiore a 100 minuti, con un guadagno di 3.519 euro lorde.

N.B. le classi abbinate in una unica commissione d’esame possono appartenere ad istituti diversi entrambi sede d’esame, talvolta ubicati in comuni diversi. Pertanto per i periodi nei quali tutti o parte dei membri della commissione operano anche nell’altra sede d’esame, la quota del compenso per trasferta deve essere rideterminata prendendo a riferimento i tempi di percorrenza intercorrenti tra sede di servizio o di residenza e la seconda sede d’esame. Il relativo compenso spetta in proporzione al periodo continuativo impiegato nella seconda sede, rispetto alla durata complessiva delle operazioni d’esame.

Commissario interno su più commissioni

Inoltre, al commissario interno che svolge la funzione su più commissioni compete, per ogni ulteriore commissione, il compenso forfetario per la quota riferita alla funzione, di cui alla tabella 1- quadro A, attribuito al medesimo per la prima commissione e, comunque, entro il limite massimo di due compensi aggiuntivi.

Commissario delegato

Al commissario delegato a sostituire il presidente è attribuita una maggiorazione del 10% del compenso previsto per la funzione di commissario.

Periodi inferiori durata esame

Al personale impegnato per periodi inferiori alla durata delle operazioni d’esame (componenti di commissione che, nel corso degli esami, siano impossibilitati allo svolgimento dell’incarico per grave, eccezionale e documentato motivo; personale nominato dal provveditore in sostituzione del componente assente) i compensi vanno corrisposti in proporzione al periodo continuativo di servizio prestato rispetto alla durata complessiva delle operazioni d’esame.

Commissari in due classi della stessa commissione

Reintrodotta invece con nota del 24 luglio 2014 la retribuzione aggiuntiva anche per gli insegnanti – commissari in due classi della stessa commissione.

Pagamenti

Di solito avvengono a partire dal mese di agosto, fermo restando che ai componenti le commissioni d’esame nominati in comuni diversi da quello di servizio o di abituale dimora, possono essere concessi anticipi, a richiesta degli interessati, fino al 50% dei compensi forfetari lordi complessivamente spettanti.

Compensi bloccati da 8 anni

Compensi che seppure non aggiornati da 8 anni, fanno certamente comodo agli insegnanti (tranne ripercuotersi contro in sede di conguaglio fiscale!), soprattutto per i precari, che si organizzano anche con specifiche domande di messa a disposizione per la sostituzione di commissari esterni assenti

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