Esami di Stato I grado, CUB: partecipazione IRC ne renderà difficoltoso lo svolgimento

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comunicato CUB Scuola – Compiaciuta per il buon funzionamento, dal punto di vista burocratico della scuola pubblica, la ministra Fedeli ha ritenuto di dare un contributo per renderla ancora più efficiente.

Celie a parte, appare fuori dal mondo la decisione di far partecipare agli esami di terza media gli insegnanti di religione cattolica e, per non farsi mancare nulla, quelli di alternativa alla religione cattolica.
Basta riflettere su quello che concretamente succederà, insegnanti di religione cattolica hanno un numero rilevantissimo di classi e quindi o parteciperanno a più scrutini in contemporanea con gli ovvi effetti di discredito della scuola o renderanno inevitabile uno straordinario appesantimento degli scrutini stessi visto, per chi non lo ricordasse, che gli scrutini prevedono la partecipazione di tutti i membri del consiglio di classe.

Ci domandiamo quali ragioni possano essere all’origine di questa follia, l’unica che riusciamo ad immaginare è la pervicace volontà di attribuire ad un insegnamento anomalo e gestito non dall’amministrazione pubblica ma dalla Chiesa Cattolica, una rilevanza formale pari a quella delle materie insegnate da docenti formati e selezionati dalla scuola stessa.

La Cub Scuola ribadisce che il trascinarsi di questa situazione determinata dall’inframettenza confessionale nella scuola pubblica è inaccettabile e continuerà nella sua battaglia per una scuola libera e laica.

Per la Cub Scuola Università Ricerca,
il Coordinatore Nazionale,
Cosimo Scarinzi

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