Esami di Stato di I grado, valutazione prove scritte e colloquio. Attribuzione voto finale con esempio

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Come vengono valutate le prove scritte dell’esame di Stato di I grado? Come viene valutato il colloquio? Come avverrà la valutazione finale?

Rispondiamo ai succitati quesiti, giunti in redazione in merito all’esame conclusivo del primo cicli di istruzione, novellato dal D.lgs. n. 62/2017 e dal seguente DM 741/2017.

Correzione e valutazione prove scritte

Le prove sono corrette e valutate dalla Sottocommissione, sulla base dei criteri definiti dalla Commissione d’esame in sede di riunione preliminare.

La correzione va effettuata dai docenti della disciplina o delle discipline interessate (come precisa la nota del 9 maggio 2018), mentre l’attribuzione del voto è di competenza dall’intera sottocommissione.

A ciascuna prova scritta è attribuito un voto espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali.

Alla prova di lingue straniere, sebbene articolata in due sezioni, è attribuito un voto unico espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali. L’attribuzione del voto non deve essere frutto di una semplice operazione aritmetica, ma deve tenere in considerazione lo svolgimento della prova in relazione ai livelli attesi del QCER, sulla base di una valutazione congiunta e concordata dai docenti di lingua straniera. L’USR Campania, in un’apposita Faq, rispondendo ad un quesito relativo alla possibilità di fare una media degli esiti della prova di inglese e della seconda lingua comunitaria ai fini dell’attribuzione del voto unico, ha indicato che la norma non prevede esplicitamente la media. Approfondisci

Valutazione colloquio

La valutazione del colloquio, effettuata dalla Sottocommissione in base ai criteri definiti dalla Commissione d’esame in sede di riunione preliminare, è espressa con un voto in decimi, senza utilizzare frazioni decimali.

Valutazione finale

La valutazione finale è deliberata dalla Commissione d’esame, su proposta della Sottocommissione.

La valutazione finale, espressa con votazione in decimi, deriva dalla media, arrotondata all’unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5 tra: voto di ammissione e media dei voti delle prove scritte e del colloquio.

In pratica, al voto finale si arriva tramite due medie:

  • la prima media servirà alla commissione per arrivare alla media tra i voti delle singole prove scritte e del colloquio, senza applicare però, in questa fase, arrotondamenti all’unità superiore o inferiore;
  • la seconda media, quella che determinerà il voto finale, si calcolerà tra il voto di ammissione e il risultato ottenuto dalla prima media cioè la media dei voti delle prove scritte e del colloquio. In questo caso il voto è eventualmente arrotondato all’unità superiore per frazioni pari o superiori a 0,5 e proposto alla Commissione in seduta.

Esempio: alunno ammesso con 8; valutazione prova di italiano 6, di matematica 7, di lingue 6 e 7 nel colloquio; voto finale: media tra 8 (voto di ammissione) e media tra 6, 7, 6, 7 (voti prove)= media tra 8 (voto di ammissione) e 6,50 (media voti delle prove) = 14.50:2= 7,25= 7.

L’esame è superato con una votazione complessiva di almeno sei decimi.

Il voto finale dei candidati privatisti scaturisce dalla sola media dei voti attribuiti alle tre prove scritte ed al colloquio. Il voto, così determinato, è arrotondato all’unità superiore in caso di frazioni pari o superiori a 0,5.

Attribuzione della lode

All’alunno, che consegue una valutazione finale pari a 10/10, può essere attribuita la lode.

La Commissione delibera all’unanimità la lode su proposta della Sottocommissione, tenuto conto delle valutazioni conseguite dal candidato nel percorso scolastico e degli esiti delle prove d’esame.

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