Ennesima beffa del concorso 2016 – prove suppletive ! Ricorsista non abilitato prende cattedra ad abilitato. Lettera

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Inviato da Francesco Costabile – Salve, sono abilitato nella classe di concorso A-61 ( Tecnologia e Tecniche delle comunicazioni multimediali). Come molti dei miei colleghi, ho ottenuto un’abilitazione con grande dispendio di energia e denaro affrontando in seguito, con altrettanto impegno e fatica, le prove concorsuali del 2016.

Percorsi formativi duri e in gran parte necessari per vedermi riconosciuto il diritto ad un lavoro non precario.
Avendo superato il concorso, ho aspettato finalmente la nomina e l’immissione in ruolo nella regione da me scelta.
Essendo l’unico in graduatoria di merito, ho dato per certo la mia nomina a Bologna, città in cui ho studiato e a cui sono particolarmente legato.

Ma ad un anno di distanza dal concorso pubblico un candidato ricorsista – senza alcuna abilitazione – vince il ricorso al TAR e viene ammesso alle prove suppletive.
Un anno di tempo in più per studiare sul medesimo programma, stessa commissione, stessa prova concorsuale e modalità dello scritto già conosciuta e pubblica da mesi in rete.

Risultato? Il suddetto ricorsista ottiene un maggior punteggio e mi scavalca in graduatoria. L’Usr Lombardia lo inserisce a pettine levando la riserva senza comunicare alcuna motivazione al riguardo ( nonostante il consiglio di stato ha posto una riserva ).
Ed ecco che la mia nomina a Bologna svanisce…
Ora mi chiedo qual è stato il senso di questo concorso? Un concorso aperto soltanto agli abilitati e una cattedra scippata da un ricorsista senza abilitazione? In che tipo di paese viviamo? Dove sono finiti i nostri diritti?
Spero che simili ingiustizie non succedano più, soprattutto nell’ambito di un concorso statale.

Ricordiamoci anche che stiamo parlando di scuola.
Se alla base della scuola non esiste i valori di meritocrazia, giustizia, rispetto dei diritti del lavoratore, che tipo di società pensiamo di poter costruire?

Cordialmente

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