Elezioni politiche, programma Fi. Centemero: Stem, più inglese, riallineare organico potenziato ad esigenze scuole. Si a vincolo triennale. Scienze Formazione Primaria e diploma magistrale, interessi da contemperare

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In una lunga intervista all’Onorevole Centemero, responsabile scuola di Forza Italia, analizziamo il programma politico che il partito presenta agli elettori per quanto riguarda il settore scuola.

Quali sono i punti cardine del vostro programma?

“Il primo è certamente quello di formare alle professioni del futuro. La maggior parte dei posti di lavoro saranno nell’area scientifica delle STEM e del digitale. E’ perciò fondamentale rafforzare il sistema duale di integrazione tra la formazione e il lavoro e promuovere l’integrazione tra scuola e università. Vogliamo favorire esperienze di alternanza scuola lavoro di qualità, promuovere i tirocini e ampliare l’offerta formativa di livello terziario (laurea) con lauree professionalizzanti e il rafforzamento degli ITS (Istituti tecnici superiori) che garantiscono livelli occupazionali pari all’85% con punte del 93%. E poi rimediare alle storture del Piano Straordinario di assunzioni della legge 107 che ha creato nuovo precariato e ulteriormente segmentato quello già esistente, creando ulteriore contenzioso e la sovrapposizione di situazioni conflittuali.”

In che modo intendete farlo?

“È necessario avere una fotografia esatta ed oggettiva della situazione, ad esempio quanti docenti sono in GAE e GM, quanti docenti sono stati assunti da GAE e da GM, quanti sono i diplomati magistrale, quanti i laureati in scienze della formazione primaria, quanti sono gli immessi in ruolo in sede diversa rispetto alla residenza. A partire da questo quadro individueremo le soluzioni più adatte, che tengano conto di tutte le diverse situazioni. Ci vuole tempo e concretezza.”

Può portarmi un esempio concreto di soluzione ad uno dei problemi che ha elencato?

“Il testo unico ripartisce le assunzioni al 50% tra le graduatorie di merito e quelle ad esaurimento, perciò si dovrà procedere in questa direzione e ristabilire gli equilibri. C’è anche il grave errore delle assunzioni su tutte le province che, con la continua mobilità, ha creato caos nelle scuole. Quanto all’organico dell’autonomia, e in particolare del potenziamento, va modificato per non creare disparità di trattamento.”

Per quanto riguarda il rientro dei docenti del Sud, quindi la questione spinosa della mobilità?

“Il problema innanzitutto deriva dalla modalità con cui si è proceduto alle assunzioni: sarebbe stato meglio un piano triennale, come avevo proposto nel 2009 quando ero relatrice. La Buona Scuola ha portato i docenti a fare scelte individuali, di cui lo Stato non è responsabile. Forza Italia ha più volte proposto negli ultimi due anni l’estensione del tempo pieno dove è necessario, con particolare attenzione al Sud, come si può verificare dagli emendamenti da me presentati.”

Ho letto che volete ristabilire il vincolo triennale.

“Il vincolo triennale è fondamentale sia per le scuole sia per le studentesse e gli studenti. Ma va pensato un percorso che consenta di risolvere il caos creato dalla 107. Bisogna essere onesti e seri: ci vorranno 10 anni per sistemare la situazione del personale creata dalla Buona Scuola. Per il resto, il posti al Sud non si possono creare. E i ruoli devono diventare regionali.”

Tra i punti che vorreste portare avanti, c’è quello di STEM

“Parliamo delle competenze legate a Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica e Informatica, tra l’altro discipline che ormai sono integrate ed interconnesse tra di loro. Rispetto agli altri paesi in cui ci sono grandi coalizioni STEM e consistenti investimenti, in Italia non c’è questa cultura. Secondo la Commissione europea nei prossimi anni i posti di lavoro legati all’informatica saranno circa 900mila, 8milioni nel complesso delle STEM, sempre più in espansione. Il mercato del lavoro sta andando in questa direzione, per questo serve un investimento a partire dalla formazione dei docenti: Obama da dato vita ad un programma STEM con milioni di dollari per formare gli insegnanti. In Italia c’é poi il grande tema della dispersione scolastica universitaria, legata anche all’orientamento e alla propensione per le materie scientifiche. In alcuni paesi i programmi su questi settori iniziano dalla primaria.”

Per quanto riguarda la componente femminile nel settore STEM?

“Le ragazze si laureano meno in questi settori. Uno studio di Microsoft sostiene che la propensione alla matematica si forma tra gli 11 e i 15 anni, è legata alla famiglia e agli insegnanti. Incoraggiare le ragazze nell’area scientifica, sostenendo il loro talento e potenziando le borse di studio, è una sfida importante per il nostro Paese e per la sua competitività a livello internazionale. Potenziare l’area scientifica, le STEM, richiede più insegnanti formati nelle nuove didattiche.”

L’organico potenziato della riforma Renzi, forse avrebbe potuto rispondere a queste esigenze?

“L’organico potenziato, come è ora, è un’invenzione della narrazione di sinistra. Basta leggere con attenzione i commenti dei docenti su questo tema. Se una scuola richiede un docente di matematica o di inglese per rispondere ai bisogni formativi delle studentesse e degli studenti e migliorare i loro risultati, e poi si vede assegnare un insegnante di diritto o di educazione fisica, dove è l’organico del potenziamento? Ecco perché, alla fine, molti docenti del potenziamento sono stati utilizzati per attività extracurricolari e per le supplenze.”

Come risolviamo, quindi, il problema?

“Ricollocando le risorse umane in base al bisogno delle scuole, tenendo conto del turn over e utilizzando le reti di scuole. Ma, come ho detto, ci vorranno 10 anni.”

Per quanto riguarda i diplomati magistrale?

“Su questo c’è la sentenza del Consiglio di Stato e si sta aspettando quanto dirà l’avvocatura dello stato. Di fatto la Ministra non prospetta soluzioni, noi abbiamo fatto una proposta a partire dal dispositivo del CdS. E poi dobbiamo contemperare anche qui interessi diversi. Nessuno ne ha parlato in questi giorni: esiste una laurea in Scienze Formazione Primaria, di 5 anni e 40 esami, molto centrata sulle didattiche e che fornisce competenze innovative ai docenti, importanti per le bambine e i bambini. Al ruolo si accede per concorso. E poi, se vogliamo essere corretti, bisogna fare un punto della situazione: dal 2001/2 ci sono stati due concorsi, nel 2005 un concorso riservato, graduatorie aperte dal 2001 al 2007, riaperte nel 2010. Quanti tra i diplomati magistrali sono stati assunti con riserva sapevano che il loro ruolo dipendeva dalla sentenza del Consiglio di Stato e che sarebbero tornati in II fascia d’istituto, in caso di sentenza contraria. Oltre ai diplomati ci sono docenti in Graduatoria di Merito, penso al caso Sicilia, e i laureati in Scienze della Formazione primaria che sono infuriati perché quel ruolo assegnato con riserva spettava a loro. Ecco di tutto questo bisogna tener conto.”

Quali altri punti cardine del vostro programma?

Asili nido gratis, libri di testo gratis, innovare la formazione di studenti e studentesse, estendere e ampliare i bandi per le superiori di 4 anni, avviare un sistema universitario di quattro anni più un anno di master e accanto il sistema della formazione altamente professionale degli ITS con relativa riforma. Potenziare l’inglese da subito è una richiesta degli studenti per inserirsi meglio nel mondo che li circonda. Inoltre, attenzione agli alunni con disabilità, definendo ad esempio i livelli di qualità e incrementando la continuità sull’alunno. Rafforzare il sistema duale, favorendo esperienze di qualità, promuovendo i tirocini e creando sistema con l’Università. In Inghilterra gli studenti, ad esempio, fanno alternanza nelle Università. Inoltre, e soprattutto, valorizzare la professionalità dei lavoratori della scuola.”

Per quanto riguarda quest’ultimo punto, relativamente agli insegnanti, parla di valorizzazione attraverso lo stipendio?

“Parto col dire che non si possono utilizzare i 200 milioni per il merito per il rinnovo del contratto con un misero riconoscimento per il personale della scuola. È irrispettoso dell’impegno e della professionalità.”

Secondo lei 40 euro di aumento netto negli stipendi è proponibile?

“E’ il sistema a non funzionare.”

Cosa intende?

“Bisogna creare delle fasce legate alla carriera.”

In termini di stipendio cosa significherebbe?

“Significherebbe una differenziazione in rapporto all’impegno diverso, prevedendo una attribuzione stipendiale base e una differenziata. Ognuno è libero di scegliere quanto voglia impegnarsi. A scuola ci sono diverse attività, dai dipartimenti a chi vuole insegnare più ore, fino alle attività legate all’organizzazione della scuola. Vanno abolite le figure strumentali, va riconosciuta la figura del Vicario e creato un vero staff del Dirigente. Serve un cambiamento organizzativo.”

Quindi abolirete gli scatti di anzianità?

“No, gli scatti rimangono.”

Passo ad un’ultima domanda, secondo lei che qualità di insegnamento può garantire una maestra a 67 anni?

“Io sono una sostenitrice di “quota 96″, mi sono battuta in Parlamento per questo. Bisogna porre attenzione al benessere degli insegnanti, così gli insegnanti lavorano meglio. Bisogna iniziare a parlare della loro salute. Sono d’accordo per riformare la riforma Fornero per gli insegnanti. Il distacco generazionale è enorme tra studenti e maestri. E sono d’accordo anche con il TFR in tranche unica. Su questo la legge Fornero va assolutamente modificata.”

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