Elezioni 2018. Programma del Partito Comunista: periodi di aggiornamento professionale retribuito, libri di testo e tasse sulla base delle possibilità economiche delle famiglie

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Seguono estratti dal programma del Partito Comunista (PC), che corre alle elezioni 2018 con il segretario Marco Rizzo come candidato premier.

Istruzione, sanità, cultura

La realizzazione di una società socialista significa la garanzia della piena effettività di quei diritti sociali che oggi troppo spesso esistono solo sulla carta, mentre nella realtà sono negati completamente o parzialmente sulla base dell’appartenenza sociale. I margini del riformismo si sono ristretti ulteriormente in questi anni, determinando la cancellazione anche di diritti parziali conquistati in anni di lotte del movimento operaio.

[…]

Anche l’istruzione oggi non è assicurata a tutti. Libri di testo, contributi, tasse, impossibilità di decidere sul proprio futuro secondo le proprie aspirazioni e non sulla base delle possibilità economiche delle proprie famiglie. La meritocrazia esiste solo in spazi sempre più marginali, ma la gran parte delle dinamiche è determinata da fattori economici. Avanza la dispersione scolastica, diminuisce il numero dei laureati, l’istruzione è assoggettata addirittura a logiche d’impresa come accade con l’alternanza scuola-lavoro.
L’accesso alla cultura, anche in un Paese come l’Italia, non realmente è universale. Rimuovere gli ostacoli al pieno accesso alla cultura, alla pratica sportiva, alla possibilità di vivere il proprio tempo libero è un obiettivo fondamentale.
Strettamente connesso con questi temi è quello della ricerca e dell’innovazione. Sostenere la ricerca significa in primo luogo liberarla dalla stretta del profitto privato, che oggi ne condiziona ambiti, scelte e risultati.

Per queste ragioni il Partito Comunista lotta per:

  • applicare il principio di gratuità dell’istruzione alle scuole di ogni ordine e grado, combattere la dispersione scolastica, introdurre provvedimenti in grado di assicurare la piena copertura delle spese dei libri di testo per gli studenti delle classi popolari, abolire i contributi scolastici e garantire alle scuole una dotazione di fondi statali sufficiente al loro funzionamento;
  • riforma del sistema d’istruzione per ridurre il divario tra istruzione tecnica e professionale e sistema liceale, cancellazione dell’attuale sistema di alternanza scuola lavoro;
  • assicurare al personale scolastico un miglioramento del trattamento salariale, la possibilità di periodi di aggiornamento professionale retribuito, assunzione dei lavoratori in graduatoria e colmare lacune degli organici;
  • piano nazionale di sostegno alle strutture delle scuole e delle università, per l’edilizia scolastica, per l’edilizia residenziale degli studenti universitari fuori sede, per garantire agli istituti d’istruzione la presenza di strutture adeguate alla didattica, alla pratica sportiva, e alle attività ricreative;
  • piano nazionale per la cultura con campagne di diffusione e valorizzazione delle attività culturali nei quartieri di periferia. Incremento dei giorni di accesso gratuito ai musei, e previsione di analoghe misure per teatri, cinema, spettacolo. Difesa e valorizzazione degli enti teatrali e culturali oggi a rischio, blocco delle politiche di privatizzazione e esternalizzazione anche in questi settori;
  • potenziamento delle funzioni degli istituti nazionali di ricerca e della ricerca universitaria con incremento delle risorse ad essi destinate.

I passaggi sono estratti dal capitolo “d” dedicato a istruzione, sanità e cultura. Il programma integrale è reperibile a questo link:

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