Elezioni 2018, Partito democratico sotto il 20%. Renzi pensa alle dimissioni

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Adesso la resa dei conti, il Segretario dà la colpa alla linea del Partito. “Con questi numeri si va all’opposizione”.

Dura sconfitta quella del Partito Democratico alle elezioni appena concluse, sebbene i dati siano ancora parziali.

Si parla di un partito che potrebbe attestarsi sotto il 20%, ben al di sotto delle europee e sotto la scorsa tornata elettorale (anche se al tempo era alleato di Sel).

Renzi, però, non ci sta e accusa la linea del partito come la causa della sconfitta (avanti la squadra, toni bassi e proposte concrete).

Ma pesano anche gli anni di Governo e alcune riforme non condivise con gli elettori. Quanto, in questo, ha pesato la riforma della scuola? Probabilmente molto.

Cosa farà, adesso, Renzi? Aveva escluso di mollare la segreteria, ma con un risultato sotto il 20%, sembra accarezzare l’idea di essere coerente con la propria storia ed assumersi in pieno la responsabilità della sconfitta.

Anche se non mancano le frecciatine, “volevano solo buttarmi fuori. Cacciare la preda, per poi riprendersi il partito. Ci sono riusciti, fregandosene del fatto che il Pd era l’unico a reggere il sistema

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