Effetto Gelmini: calano le iscrizioni agli istituti tecnici e professionali

Di Lalla
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Ufficio Stampa On. Bastico – "Purtroppo, come prevedibile, il riordino della scuola superiore voluto dal governo Berlusconi ha determinato un calo significativo delle iscrizioni agli istituti tecnici e professionali. È il grave e logico esito di una normativa che ha rafforzato la gerarchizzazione del sistema dell’istruzione superiore – ancora presente nell’ordinamento italiano dai tempi della riforma Gentile – e pone i licei, in particolare il liceo classico, come la scuola di “serie A” e gli istituti tecnici e professionali in “serie B” e “C”.

Ufficio Stampa On. Bastico – "Purtroppo, come prevedibile, il riordino della scuola superiore voluto dal governo Berlusconi ha determinato un calo significativo delle iscrizioni agli istituti tecnici e professionali. È il grave e logico esito di una normativa che ha rafforzato la gerarchizzazione del sistema dell’istruzione superiore – ancora presente nell’ordinamento italiano dai tempi della riforma Gentile – e pone i licei, in particolare il liceo classico, come la scuola di “serie A” e gli istituti tecnici e professionali in “serie B” e “C”.

Lo stesso fenomeno si era già verificato ai tempi della riforma Moratti, che prevedeva la liceizzazione di tutta la scuola superiore.

Nei due anni del governo Prodi questa tendenza è stata invertita in modo significativo, in coerenza con gli indirizzi di valorizzazione e di sostegno di questi settori della scuola superiore.

A seguito di questo calo di iscrizioni le professionalità tecniche che mancano nel mercato del lavoro italiano, carenza ripetutamente segnalata dalla associazioni economiche, diventeranno ancora più rare. Dal Ministero si dichiara che è mancato l’orientamento. È vero, anche perché nei tempi imposti dal Ministro Gelmini per le iscrizioni nessuna istituzione locale e nessuna scuola ha potuto realizzare un
adeguato orientamento. Ma anche un approfondito orientamento difficilmente avrebbe potuto convincere le famiglie e gli studenti a scegliere la scuola tecnica e professionale; è chiarissimo, infatti, ed è stato ben compreso, il messaggio contenuto nel riordino della Gelmini: la scuola su cui il Ministro intende investire, la scuola di qualità, che crea prospettive per il futuro, è il liceo!
Agli istituti tecnici e professionali sono rivolti il taglio delle ore (anche nelle classi seconda, terza e quarta, a prescindere dall’applicazione della riforma), il dimezzamento delle ore di laboratorio, l’abolizione della compresenza tra insegnanti teorici e tecnico-pratici, la riduzione delle lingue straniere…
Una scelta sbagliata, che riduce le opportunità di futuro per i giovani e per il Paese."

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