Educazione motoria nella primaria: partono i progetti. Certificato per attività non agonistica deve essere del tutto gratuito

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Il Miur, nella giornata di ieri 14 settembre, ha incontrato i sindacati per un’informativa sulle politiche sportive e scolastiche, trattando le seguenti tematiche: educazione fisica nella scuola primaria; monitoraggio relativo all’insegnamento dell’educazione fisica nella scuola secondaria di primo e di secondo grado; linee di indirizzo per l’attività di avviamento alla pratica sportiva e dei campionati sportivi scolastici; promozione di iniziative nazionali di informazione e sensibilizzazione sull’educazione fisica e l’importanza dell’avviamento alla pratica sportiva.

Per quanto riguarda il primo punto affrontato, l’Amministrazione ha comunicato che si sta ipotizzando di porre in essere appositi progetti per l’insegnamento dell’educazione fisica nella scuola primaria, previa disponibilità finanziaria.

Il monitoraggio dell’insegnamento suddetto nella scuola secondaria deve valutare, come hanno comunicato i rappresentanti del Miur, anche le attrezzature disponibili presso le singole istituzioni scolastiche, la necessità dell’acquisto di un defibrillatore per quelle scuole che ancora non lo posseggono. I defibrillatori devono essere impiegati ovunque si svolgano attività sportive o campionati sportivi scolastici. In caso di eventi esterni alle scuole, saranno i coordinatori regionali di educazione fisica a garantirne l’impiego e gli stessi coordinatori devono averne uno in dotazione.

Le linee di indirizzo per l’attività di avviamento alla pratica sportiva e dei campionati sportivi scolastici devono essere elaborate in il CONI, il Comitato italiano para-olimpico e le Federazioni sportive nazionali. Si sta, inoltre, pensando a modificare l’organizzazione dei campionati studenteschi, che attualmente prevede tappe provinciali, regionali e nazionali, in quanto tale organizzazione presenta doversi punti di debolezza tra cui:

  • i costi che prevedono l’onere delle spese di soggiorno e viaggio per docenti e studenti, che  spesso si dedicano allo sport di tipo agonistico;
  • la competizione impari tra studenti, che già praticano al di fuori della scuola sport di tipo agonistico, con compagni inesperti.

Obiettivo dell’amministrazione, volto a superare i suddetti punti di debolezza, è di porre tutti gli alunni nella condizione di effettuare attività sportive, scegliendo e potenziando gli sport per i quali si sentono portati.

Altra criticità da superare riguarda i costi per il rilascio della certificazione medica richiesta agli alunni per l’effettuazione di attività non agonistica. Il rilascio del certificato è gratuito ma, dovendo svolgere un elettrocardiogramma, gli studenti devono comunque provvedere al pagamento del medesimo esame. Pertanto, al Miur si sta studiando una soluzione per risolvere tale problema insieme al Ministero della Salute, al fine di permettere anche agli studenti meno abbienti di partecipare alle suddette attività.

Quanto alla promozione e sensibilizzazione sull’educazione fisica, il Miur ha illustrato i progetti attuati lo scorso anno scolastico e le attività programmate per il corrente a.s., quale ad esempio quello che si svolgerà a Verona dal 24 al 26 novembre p.v. “Job & Orienta”, nel corso del quale si svolgerà un incontro tra docenti, studenti e famiglie.

L’amministrazione, infine, prevede un coinvolgimento delle istituzioni sportive,  dei coordinatori regionali di educazione fisica e degli UU.SS.RR., per la realizzazione di progetti regionali che si collegano e completano quelli  nazionali.

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