Educazione motoria alle elementari, 2 ore a settimana: il sì della Camera. Chi insegnerà?

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C’è il sì della Camera alla delega per l’educazione motoria alla primaria. Due ore alla settimana, sì unanime, il testo passa adesso passa al Senato. Difficilmente ci saranno intoppi.

Delega al Governo

Il sì per l’educazione motori alle Elementari è stato unanime con 493 voti favorevoli e solo due astenuti. Con questo voto si dà il via ad una delega al Governo sull’argomento prevedendo due ore di lezione alla settimana.

Oggi la Camera ha approvato la delega al Governo per l’insegnamento curricolare dell’educazione motoria nella scuola primaria. – così recita un comunicato del Movimento 5 stelle – Siamo orgogliosi di aver contribuito a portare l’insegnamento dell’educazione motoria anche nella scuola primaria. Sembrerà strano, ma di fatto l’attività di educazione motoria fino a questo momento era affidata a docenti curricolari non specializzati

Chi potrà insegnarlo?

Le lezioni di educazione motoria saranno impartite da docenti laureati in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive ed adattative o in Scienze e tecniche dello sport o in possesso di titoli di studio equiparati

Non è stato indicato se, oltre alle succitate lauree, sarà richiesta l’abilitazione specifica.

5 anni di sperimentazione

Nella delega è anche prevista una fase sperimentale di 5 anni prima dell’entrata a regime in tutte le scuole. Il testo prevede che i docenti specialisti di educazione motoria abbiano lo stesso stato giuridico degli altri insegnanti della primaria e prestino in ogni classe almeno due ore obbligatorie di insegnamento.

Il commento del Ministro

Due ore settimanali di educazione motoria alla scuola primaria. Oggi, – ha commentato il Ministro – con l’approvazione in prima lettura alla Camera del disegno di legge delega, abbiamo segnato un primo, importante passo verso l’introduzione dello sport già nel primo ciclo di istruzione. Un’operazione storica, che ci consentirà di dare vera dignità alla pratica sportiva e di diffondere l’educazione ai corretti stili di vita a partire dai bambini più piccoli“.

Ora – conclude Bussetti – la parola passa al Senato, dove mi auguro che i lavori proseguiranno con lo stesso spirito di collaborazione e dove l’impegno sarà volto a migliorare ulteriormente il provvedimento e a potenziare gli interventi già previsti“.

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