Educazione civica trasversale a tutte le discipline si traduce in nulla di fatto

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Questa l’opinione del gruppo Facebook “Un docente di diritto ed economia in ogni scuola” ma anche di Cristina Giachi, vicesindaco di Firenze e presidente della commissione nazionale scuola di Anci, tra le principali promotrici dell’iniziativa.

Il diritto non è la Cenerentola delle materie a scuola

Scrive il gruppo “A nostro avviso, non è più tempo di considerare il diritto come la “Cenerentola” della buona scuola e di ritenere questo insegnamento, che prevede contenuti didattici giuridici specifici, come disciplina trasversale. Se si procedesse in tal senso, infatti, avremmo un nulla di fatto nell’ordinamento scolastico.

Questo insegnamento non può essere collocato trasversalmente o a latere di questa o quella disciplina, ma necessita di esprimersi entro un impianto didattico stabile, certo e strutturato, mentre l’orientamento dei fautori della c.d. Buona Scuola e a quanto pare anche del neo Ministro sembra indirizzato a non dare la dovuta importanza e specificità alla conoscenza del diritto e dell’educazione civica.

In realtà, l’introduzione delle discipline giuridiche nel complesso dell’offerta scolastica, fin dalle scuole medie non andrebbe subordinata al grado di sensibilità dei singoli docenti o dei dirigenti, alla disponibilità di tempo o al possesso di specifiche competenze in materia

In questo modo ci si limita purtroppo a propinare frammenti didattici o concettuali vaghi e disorganici, che scadono a inutile orpello o, peggio, a semplice corollario di altra materia, di cui il docente è titolare. […]

Il Ministero dell’Istruzione dispone, infatti, di circa 15.000 docenti abilitati nell’insegnamento del diritto e dell’economia e di questi una buona parte è impegnata sul potenziamento dell’organico dell’autonomia senza una titolarità su posto comune. I suddetti docenti sono già assunti a tempo indeterminato e aspettano soltanto di essere ben utilizzati in ogni ordine e grado di scuola e di non essere utilizzato all’occorrenza per svolgere supplenze. E’ doveroso per un Governo mirare ad ottimizzare la spesa pubblica, finalità che si ottiene anche utilizzando bene il personale dipendente e soprattutto facendo gli interessi dei futuri cittadini.

Educazione civica trasversale a tutte le materie: un’aspirazione troppo alta

Questa l’idea di una delle promotrice della legge di iniziativa popolare Cristina Giachi, vicesindaco di Firenze e presidente della commissione nazionale scuola di Anci.

In una intervista rilasciata ad Agensir il vicesindaco ritiene che da parte della scuola ci sia un po’ di resistenza, “per via di una difesa da parte degli addetti ai lavori dell’attuale stato dell’arte con la trasversalità di queste competenze: un’aspirazione molto alta, quella di collocare l’esigenza della cittadinanza all’interno di ogni materia di studio…”

“La nostra proposta di legge – conclude il vicesindaco – non è una critica allo stato dell’arte di questo insegnamento, ma vuole aggiungere un elemento che è quello percepito dagli amministratori locali che quotidianamente si confrontano con cittadini che ignorano quanto sia necessaria la loro consapevolezza per gestire meglio le comunità civiche, per rispettarci di più, per poter esprimere meglio la nostra libertà.

Bussetti: no ad orario aggiuntivo

A farsi promotore della trasversalità dell’insegnamento dell’educazione civica è proprio il Ministro Bussetti. Il Ministro è dell’idea che si tratti di tematiche tematiche a tutte le discipline, perché “si fa con l’esempio”, non è fine a se stessa, richiede un impegno da parte di tutti, all’interno di un processo di educazione globale.

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