Educazione civica, si condividano esperienze positive per varo della legge. Lettera

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Inviato da Giuseppe Bruno (Ex dirigente scolastico) – Gent.ma Dott.ssa Ceriati, mi fa piacere che la mia lettera abbia stimolato un suo intervento nel dibattito in corso sull’educazione civica come materia autonoma.

Non conosco il suo metodo, ma mi incuriosisce e mi piacerebbe conoscerlo e poterne discutere assieme. Anche io, infatti, pur se non ho creato un metodo nuovo, ho utilizzato in modo creativo e adattato alle varie circostanze educative che ho affrontato tanti spunti presi da varie fonti; e ciò mi ha permesso di elaborare nel tempo – sono infatti stato docente prima di Italiano alla media e poi di storia e filosofia nei licei e infine dirigente scolastico – un percorso abbastanza consolidato, con positive esperienze sul campo, che a mio avviso stimola in modo permanente le capacita critiche e creative degli alunni.

Anch’io sono disponibile per un’eventuale confronto e per una presentazione del mio percorso. Le scrivo attraverso questa rivista, che offre un utilissimo servizio alla scuola italiana, perché otre a cercare un contatto duraturo e “produttivo” con lei vorrei trovare altri che condividano una visione dell’Educazione civica nella scuola come Educazione volta all’acquisizione di capacità critiche e creative e come veicolo di trasmissione di valori attuata in modo convincente e duraturo e non come apprendimento di slogan da ripetere acriticamente.

Altri colleghi o persone impegnate nel mondo dell’educazione che abbiano fatto esperienze interessanti e positivamente consolidate sui tema in oggetto. Io credo, infatti, che se mettiamo assieme queste esperienze possiamo dare un contributo fattivo all’eventuale varo di una Educazione civica come disciplina autonoma che non rischi di diventare un contenitore vuoto, ma che sia invece occasione di una seria rivisitazione di tutta l’impostazione educativa di questi ultimi anni nella scuola italiana.

Mi fa anche piacere che lei sia una persona impegnata in un settore affine e complementare a quello puramente didattico, infatti ritengo che dal contributo di tutti e in particolare dalla consapevole partecipazione dei genitori, magari di quelli impegnati nel campo si possa instaurare un Nuovo Educativo di Corresponsabilità che sia alla base di una rinnovata Educazione personale e sociale, responsabilmente civica. Sperando che si uniscano altri a questo dibattito e che veramente si possa creare, attraverso questa rivista un gruppo di educatori e genitori impegnati pronti a partecipare le loro positive esperienze vissute e sperimentate e a dare quindi un indiretto contributo alla elaborazione di un programma di Educazione civica che sia veramente tale, la saluto cordialmente

A proposito dell’introduzione dell’Educazione Civica a scuola…Lettera

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