Educazione all’affettività, Cobas Bologna: evitare ingerenze associazioni genitori

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comunicato Cobas Bologna – Stamattina, 20 giugno, si è svolto un affollato presidio davanti l’USR di Bologna, indetto da una rete di associazioni, collettivi, spazi sociali, sindacati impegnati da anni nella difesa dei diritti individuali e sociali.

E’ stata presentata la gravità della situazione sul territorio provinciale e regionale, a partire dalla questione legata alla rappresentazione dello spettacolo ”Fa’afafine” fino ai recenti sviluppi della scuola elementare di S.Pietro in Casale.

Fra gli obiettivi c’era la richiesta di una nota ufficiale dell’USR che si esprimesse chiaramente contro le indebite ingerenze nel funzionamento delle scuole da parte di sedicenti associazioni di genitori, che hanno l’obiettivo di provocare ingiustificati allarmi e di condizionare le attività delle scuole, inficiando la libertà di insegnamento e subordinando la stessa al cosiddetto “consenso informato”. Come se questi contenuti potessero essere oggetto di scelta discrezionale da parte delle famiglie, e non tematiche la cui trattazione è in realtà prevista dal MIUR stesso!

Sarebbe perciò opportuno e doveroso un intervento ufficiale dell’amministrazione per difendere i progetti educativi già esistenti sul tema, anche in vista del prossimo anno scolastico, ribadendo che esistono già tutti gli strumenti di progettazione e informazione delle attività didattiche per far vivere attivamente la partecipazione dei genitori alla scuola della Costituzione.

La delegazione è stata ricevuta dal Dott. Schiavone, direttore dell’Ufficio V, che ha assicurato la piena condivisione da parte del Dott. Versari, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, dell’attestazione di solidarietà già espressa a mezzo stampa alle maestre della scuola di S. Pietro in Casale. Il Dott. Schiavone non ritiene, invece, che siano necessari ulteriori atti formali dell’amministrazione oltre a quelli che dichiara sono stati già messi in atto in diverse sedi istituzionali, in quanto i dirigenti possiederebbero già gli strumenti per affrontare situazioni analoghe. Ribadisce, inoltre, che l’USR è già impegnato nel patrocinio di progetti di educazione all’affettività, alla sessualità e al rispetto delle differenze, come “W l’amore!”.

Nonostante le rassicurazioni ricevute sulla vigilanza e sulla partecipazione delle istituzioni, riteniamo che sia al momento sottovalutata l’azione organizzata di diversi gruppi integralisti cattolici e neofascisti, che attraverso l’attacco alla presunta e inesistente teoria del gender, mirano a colpire la scuola pubblica, laica e pluralista. Le azioni di intimidazione, infatti, hanno già condizionato in alcuni casi le scelte delle istituzioni scolastiche, e non accennano a diminuire, a dimostrazione che quanto fatto a livello istituzione fino ad ora non è sufficiente ad arginare il problema.

E’ necessario perciò tenere alta l’attenzione (altro che abbassare i toni!) per creare solidarietà attiva e condivisione intorno ai temi dell’antifascismo, dell’antisessismo e della libertà di insegnamento.

Per questo rilanciamo una presenza pubblica e plurale

Giovedì 29 giugno alle ore 18 in Piazza Nettuno

Associazioni e collettivi promotori del presidio

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