Edilizia scolastica, Bussetti: sicurezza edifici monitorata dai satelliti

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La sicurezza nell’edilizia scolastica sarà garantita con l’uso dei satelliti. Lo ha affermato il ministro Bussetti. Con una precisione millimetrica, i satelliti sono in grado di garantire un monitoraggio in tempo reale della stabilità delle strutture.

Fare sistema con le strutture pubbliche

Per questo nuovo progetto, ha chiesto la collaborazione dell’ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana, e del CNR, il principale ente pubblico di ricerca del Paese.  

Lo ha comunicato proprio il titolare del Miur con un post sulla sua pagina ufficiale Facebook, rilanciando il messaggio dell’intervista a La Verità.

Studiare in sicurezza

Il Ministro vuole conquistare un primato nel suo genere: “far partire una mappatura satellitare delle nostre scuole“. E si schiera a tutela dei ragazzi, sottolineando che “I nostri figli devono poter frequentare scuole sicure. È un loro diritto. Abbiamo dati ancora preoccupanti sugli edifici scolastici. Vuol dire che in questi anni non è stato fatto abbastanza. Sono stati stanziati soldi, ma senza mettere mano a quelle procedure farraginose che impediscono di far arrivare in fretta le risorse agli Enti locali proprietari degli edifici scolastici. È un problema che stiamo risolvendo con norme che semplificheranno le procedure e velocizzeranno la spesa. Ma per intervenire al meglio e individuare le priorità ci servono anche dati ancora più precisi sulla condizione delle nostre scuole. Per questo ho chiesto la collaborazione dell’ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana, e del CNR, il principale ente pubblico di ricerca del Paese, per far partire una mappatura satellitare delle nostre scuole. Non è mai stato fatto”.

Come funziona il monitoraggio

Nel post di Bussetti vengono richiamati anche alcuni dati importanti sulla mappatura. Con il nuovo sistema COSMO-Skymed saranno fotografati circa 40.000 edifici. Il sistema è in grado di rilevare lo spostamento degli immobili con una precisione millimetrica e le informazioni trasmesse dai satelliti Asi saranno trasmesse al CNR per l’elaborazione e la verifica dello stato di salute, consentendo un intervento in tempestivo.

In un mese e mezzo – ha concluso il Ministro nel suo post – avremo già i primissimi dati. Ringrazio i presidenti di ASI e CNR, Roberto Battiston e Massimo Inguscio, per la collaborazione. Le eccellenze scientifiche del Paese si mettono al servizio della scuola e dei nostri ragazzi. Credo sia davvero una bella sinergia. Questo è fare sistema“.

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