Ed. Convivenza Civile: monte ore annuale, docenti interessati e premio Miur. Punti principali delle PDL

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Nella giornata di ieri, abbiamo pubblicato le proposte di legge, attualmente in discussione in VII Commissione Cultura alla Camera, relative all’Educazione alla Cittadinanza.

Riportiamo i punti principali di ciascuna delle  proposte in discussione.

Educazione civica: 33 ore annuali e premio Miur

Una delle proposte prevede che, già dal corrente anno scolastico, sia attivato nella scuola primaria e secondaria l’insegnamento dell’educazione civica, con un monte ore annuale di 33 ore (corrispondente a 1 ora settimanale).

L’educazione civica, secondo la PDL, è oggetto d’esame di fine ciclo (solo) nella scuola secondaria di primo grado. Ricordiamo che già il D.lgs. 62/2017, per la scuola secondaria, prevede che nel corso dell’esame si faccia riferimento alle attività svolte.

Nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado, l’insegnamento dell’educazione civica è affidato ai docenti dell’area storico-geografica, mentre nella scuola secondaria di secondo grado spetta ai docenti dell’area economico-giuridica.

La PDL prevede, inoltre, l’istituzione di un premio annuale per l’educazione civica, conferito dal Miur, volto a individuare le esperienze migliori “per ogni ordine e grado di istruzione” (dunque, includendo, in questo caso, anche la scuola dell’infanzia), al fine di promuovere la loro diffusione.

La relativa disciplina applicativa è affidata ad un regolamento da adottare
con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

Quanto suddetto non deve comportare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

Educazione alla cittadinanza attiva: interdisciplinarità

La proposta di legge mira all’introduzione, a decorrere dall’a.s. successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della legge, nelle scuole di ogni ordine e grado, dell’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza attiva, ad integrazione di quanto previsto dall’art. 1 del D.L. 137/2008.

Finalità della proposta di legge è la diffusione della conoscenza dei principi costituzionali, allo scopo di sviluppare negli studenti competenze e comportamenti responsabili di cittadinanza attiva, ispirati ai valori della legalità, della partecipazione e della solidarietà, mediante la riflessione sulle regole su cui si basa la convivenza tra le persone.

Le relative attività devono tener conto della storia, delle tradizioni e della cultura del territorio in cui è inserita la singola istituzione scolastica.

Oltre alla normale attività didattica in classe, l’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza attiva può avvenire anche attraverso attività extrascolastiche. Per le scuole secondarie di secondo grado, nell’ambito delle attività di alternanza fra scuola e lavoro, tali attività possono essere svolte presso uffici pubblici, istituzioni, fondazioni e istituzioni culturali.

Modalità  e tempi dell’insegnamento sono definiti dalle singole istituzioni scolastiche, garantendo che lo stesso abbia caratteristiche interdisciplinari e multidisciplinari.

Educazione alla cittadinanza responsabile e alla Costituzione: disciplina autonoma

Un’altra proposta di legge si propone di introdurre nelle scuole primarie e secondarie, a decorrere dall’a.s. 2019/2020, l’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza responsabile e alla Costituzione come disciplina autonoma con valutazione a sé.

Con uno o più regolamenti da emanare su proposta del Miur, di concerto con il MEF, sentita la Conferenza unificata, sono definiti:

  • il monte ore mensile, comunque non inferiore a 4;
  • i contenuti da trattare nei diversi cicli di studio, secondo principi fissati, tra cui: studio della Costituzione; introduzione di base al diritto costituzionale; introduzione al diritto dell’Unione europea; educazione alla legalità; educazione alla cittadinanza digitale; educazione al rispetto dei beni culturali, paesaggistici e naturali; educazione ai principi di pari opportunità;
  • l’individuazione del personale docente, adeguatamente formato, per la scuola primaria, e del personale docente afferente alle classi di concorso relative all’area giuridica, letteraria, storica e filosofica per la scuola secondaria di primo e di secondo grado.

E’ previsto lo stanziamento di 2 mln di euro per il 2019 e di 5 mln annui per il 2020 e 2021, da destinare alle attività di aggiornamento del personale docente.

Costituzione e cittadinanza europea: disciplina autonoma con 33 ore annuali

La proposta di legge introduce nelle scuole primarie e secondarie, a decorrere dall’anno scolastico successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della legge, l’insegnamento di Costituzione e cittadinanza europea, intesa come processo formativo con cui gli studenti acquisiscono la piena consapevolezza di essere soggetti attivi e protagonisti di una comunità informata ai principi e ai valori della Costituzione e delle norme dell’Unione europea.

L’insegnamento è aggiuntivo rispetto a quello di Cittadinanza e Costituzione, attualmente  previsto dall’art. 1 del D.L. 137/2008.

Il nuovo insegnamento è articolato su un orario di almeno 33 ore annue (corrispondenti a 1 ora settimanale) ed è introdotto come disciplina autonoma cui è attribuita una propria valutazione.

Nella scuola primaria, il nuovo insegnamento è  affidato  a docenti adeguatamente formati, mentre nella scuola secondaria è affidato a docenti abilitati all’insegnamento delle scienze giuridiche ed economiche.

Regioni e UUSSR predispongono appositi corsi di formazione e aggiornamento.

Educazione alla cittadinanza e alla Costituzione: insegnamento autonomo

L’ultima proposta di legge prevede, a decorrere dall’a.s. 2019/2020,  l’introduzione nelle scuole primarie e secondarie dell’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza e alla Costituzione, come disciplina autonoma cui è attribuita una propria valutazione, da impartire per 2 ore settimanali, mediante rimodulazione della  quota oraria attribuita all’insegnamento delle discipline storiche, filosofiche e giuridiche.

Con apposito decreto Miur sono stabiliti le competenze minime necessarie per l’insegnamento della nuova disciplina nella scuola primaria e i criteri per lo svolgimento delle attività di aggiornamento.

Sempre con decreto del Ministro sono individuate le classi di concorso che conferiscono l’abilitazione all’insegnamento della nuova disciplina nelle scuole secondarie, con particolare riferimento a quelle esistenti per l’insegnamento di italiano, storia, filosofia, diritto ed economia.

Leggi le proposte 

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