Ed. Civica materia autonoma: la proposta della Gelmini. Autonomia alle scuole

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Prosegue l’esame in Commissione Cultura della Camera delle proposte di legge relative all’introduzione dell’educazione civica come disciplina a se stante.

Nella seduta del 6 marzo, la relatrice Angela Colmellere (Lega) ha illustrato la proposta di legge dell’Onorevole Maria Stella Gelmini. Vediamo i punti principali della proposta.

Educazione civica: modulo di “Cittadinanza digitale e Costituzione “

La proposta di legge della Gelmini prevede l’introduzione dell’educazione alla cittadinanza nelle scuole di tutti i gradi di istruzione.

Saranno le scuole, nell’ambito della loro autonomia, a definire modalità e tempi della didattica riguardante l’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza, stabilendo che questa dovrà essere modulata e differenziata in base alle esigenze specifiche del territorio o dell’indirizzo di studio.

Prevista, inoltre, la possibilità di prevedere attività extrascolastiche e percorsi didattici da attivare attraverso la costituzione di reti di scuole.

Educazione civica: modulo di “cittadinanza digitale e Costituzione “

Nell’ambito del summenzionato insegnamento è previsto un modulo formativo denominato “cittadinanza digitale e Costituzione “, di cui vengono esplicitati gli obiettivi.

Gli studenti dovranno:

  • conseguire competenze digitali relative all’analisi e alla valutazione delle fonti di dati e informazioni;
  • sviluppare la capacità di individuare le forme di comunicazione digitale più appropriate a determinati contesti;
  • sviluppare la capacità di partecipazione attraverso l’utilizzo dei servizi digitali pubblici e privati;
  • acquisire la conoscenza delle norme comportamentali negli ambienti digitali;
  • sviluppare la capacità di creare, gestire e proteggere l’identità digitale e il corretto utilizzo delle tecnologie digitali senza rischi per la propria salute e per il benessere degli altri.

Quanto ai programmi dovranno prevedere:

  • la promozione del ruolo centrale della persona umana e della sua dignità anche nello spazio digitale;
  • la formazione all’uso consapevole degli strumenti telematici e tecnologici come veicoli di esercizio attivo dei diritti di cittadinanza e di partecipazione democratica e promozione del principio di eguaglianza sostanziale.

Istituzione “Convenzione dei diritti e dei doveri dell’adolescente digitale”

La proposta di  legge prevede, infine, l’istituzione della “Convenzione dei diritti e dei doveri dell’adolescente digitale”.

Si tratta di  un organismo che il Miur dovrà convocare ogni due anni e che avrà il compito di verificare l’attuazione della legge e di valutarne eventuali esigenze di aggiornamento.

Composizione e modalità di funzionamento dell’Organismo suddetto saranno definiti con apposito decreto ministeriale.

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