“Dovete smetterla di difendere sempre e comunque i vostri figli”, lettera di un DS ai genitori

WhatsApp
Telegram

Inviato da Vito Ferrantelli*- Cari Genitori, La scuola è iniziata da qualche settimana e sono lieto di rivolgere anche a voi i miei auguri e, nel contempo, voglio approfittare di questa occasione per fare insieme una seria riflessione su un tema che mi sta molto a cuore.

Prima era una sensazione, ora è una certezza: si è rotto il rapporto tra genitori e insegnanti.

Si è creata, e continua a rafforzarsi, una contrapposizione tra la scuola e la famiglia che non fa il bene dei ragazzi e rallenta e distorce la crescita della loro autonomia.

Ve lo dico, una volta per tutte e con grande sincerità:
dovete smetterla di difendere sempre e comunque i vostri figli!!!

“È avvilente assistere ad una contrapposizione dai toni aspri tra le famiglie e gli insegnanti, su cui cade un crescente discredito. Gli Insegnanti vengono messi in discussione, attaccati, derisi, persino bullizzati: mentre si difendono a spada tratta i figli, si cerca di rimuovere ogni loro difficoltà, anche sostituendosi a essi. C’è qualcosa di malato in questo rapporto tra due istituzioni che invece dovrebbero collaborare in nome della crescita dei ragazzi. È, dunque, indispensabile ricostruire un rapporto con la scuola basato sul rispetto e non sulla contrapposizione con gli insegnanti.” (Matteo Bussola, “Sono puri i loro sogni”, Einaudi).

Gli Insegnanti, il Preside sbagliano? Si, è possibile. Succede ed è umano. Questo però non vi autorizza a schierarvi contro di loro e a favore dei vostri figli.

Giudico questo un atteggiamento molto diseducativo.

Così non fate il bene dei vostri figli, i quali, vedendo giustificati tutti i loro comportamenti, si sentono autorizzati a comportarsi come credono.

È giusto così? No, non è per niente giusto. E allora rivedete i vostri comportamenti!

Non basta collaborare con gli insegnanti nello svolgimento delle attività scolastiche; si richiede anche un altro tipo di collaborazione.
Vi prego di non considerare questa una difesa ad oltranza degli insegnanti.
Sarebbe un grave errore. Non è questo il mio obiettivo.

È legittima e naturale la grande attenzione che tutti noi genitori rivolgiamo ai nostri figli, ma dobbiamo convincerci che difendendoli sempre e comunque non sempre facciamo il loro bene. L’affetto e l’amore che abbiamo per loro non lo si comunica e non lo si rafforza contrapponendosi agli insegnanti!

Non sarà forse questo un alibi che ci costruiamo per giustificare altre attenzioni che essi meriterebbero e che noi, per egoismo e superficialità, non siamo capaci rivolgere loro? Facciamo un po’ di autocritica.

Il mio vuole essere il forte grido di allarme di un operatore della scuola rispetto ad problema che avverte e che cresce, giorno dopo giorno.
Sento di essere banale nel dirlo ma vi ricordate di quando noi andavamo a scuola? Come reagivano i nostri genitori quando gli insegnanti comunicavano loro un nostro comportamento scorretto?

Dopo pochi secondi dall’inizio della discussione, istintivamente, da parte dei genitori e verso il nostro indirizzo partiva un sonoro schiaffo, di cui la mascella portava traccia per diverse ore, che chiariva immediatamente la scelta di campo, preludio di una discussione che sarebbe continuata a casa e di cui già si anticipavano i contenuti. “A casa poi ci facciamo i conti!!!” E fatti i conti a casa, a noi, sempre e immancabilmente, toccava “il resto”.

La bontà e la saggezza di questi comportamenti, noi figli, l’abbiamo compresa e giustificata diversi anni dopo, comprendendo anche che essi, da un lato, servivano a rafforzare la stima ed il rispetto nei confronti degli insegnanti e, dall’altro, costituivano un grande insegnamento da parte dei nostri genitori.

Non voglio dirvi altro, non serve. Chi volesse approfondire l’argomento può farlo facilmente tuffandosi nel mare di internet.

Quello che volevo comunicare è il ripensamento di un atteggiamento che, a parte tutti gli altri risvolti, è terribilmente e infinitamente dannoso per i ragazzi, nostri alunni e vostri figli.

E allora, dobbiamo recuperare questo rapporto, assolutamente!
Perdonatemi se ho voluto, con intensità e fermezza, sollevare e sottolineare questo problema ma è anche così che mi piace augurare a tutti un Buon Anno scolastico 2018/2019.

*Dirigente Scolastico

WhatsApp
Telegram

Abilitazione all’insegnamento 30 CFU. Corsi Abilitanti online attivi! Università Dante Alighieri