Domani incontro al Miur su bozza decreto valutazione insegnanti

Di Lalla
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Ufficio Stampa UIL – Il decreto 150 – ‘Brunetta’ – prevede per la definizione degli standard di valutazione degli insegnanti un decreto specifico. Nella bozza del testo predisposto, all’art. 5, è previsto un rinvio per la specificità della funzione docente. Nello stesso testo c’è la previsione del riconoscimento del merito per il 75% del personale Si tratta, al momento, di un decreto del tutto inutile perché non attuabile:

Ufficio Stampa UIL – Il decreto 150 – ‘Brunetta’ – prevede per la definizione degli standard di valutazione degli insegnanti un decreto specifico. Nella bozza del testo predisposto, all’art. 5, è previsto un rinvio per la specificità della funzione docente. Nello stesso testo c’è la previsione del riconoscimento del merito per il 75% del personale Si tratta, al momento, di un decreto del tutto inutile perché non attuabile:

– Non c’è urgenza
Il testo all’art. 5 rinvia ad altro decreto.

Siamo, dunque in presenza di un decreto (il 150) che rinvia per la specifica applicazione per la scuola ad altro decreto ancora da definirsi. Si tratta di un rinvio al quadrato.

– Il premio al 75% ma non si sa come, nè chi premiare.
L’unica rigidità, in totale assenza di un sistema valutativo adatto per gli insegnanti (ancora da definire in base all’art. 5) è la determinazione della quota del 75%.

– Non ci sono risorse economiche disponibili
L’utilizzo delle risorse derivanti dai risparmi è già stato destinato al pagamento degli scatti di anzianità per il triennio.

– Il testo risulta ancor più inutile dopo l’accordo di Palazzo Chigi che:
– conferma l’attuale fondo di istituto secondo il contratto vigente
– individua eventuali risorse da altri risparmi. Risparmi che, nella scuola, non ci sono.
– rinvia in sede Aran il confronto sul sistema di relazioni sindacali.

E’ opportuno prevedere, in tempo utile con uno specifico decreto per gli insegnanti, un sistema connesso alla valutazione degli esiti e all’impegno professionale che valorizzi la specifica funzione docente, quella di insegnamento, del tutto diversa dalla funzione burocratica, amministrativa.

Per la scuola, la ‘questione merito’, si porrà nel prossimo contratto 2013 – 2015

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