Pensioni 2017, domanda Istanze OnLine e Inps: termini e modalità presentazione

WhatsApp
Telegram

Il Miur, con il DM n.  n. 941/2016 e con la successiva Circolare n. 38646 del 7/12/2016, ha dato il via alle operazione per le cessazioni dal servizio e conseguente trattamento pensionistico per l’a.s. 2017/18. 

Pensioni: entro il 20 gennaio domande cessazione, trattenimento in servizio e richiesta part-time

MODALITA’ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Le domande di cessazione per raggiungimento del limite massimo di servizio, di dimissioni volontarie, di trattenimento in servizio per il raggiungimento del limite contributivo e di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale vanno presentate entro il 20 gennaio p.v.

Sempre entro il termine del 20 gennaio è possibile revocare, qualora già inoltrate, le suddette domande.

Per i dirigenti scolastici, invece, il termine per  la  presentazione  della  domanda  di  cessazione  dal  servizio  è fissato al 28 febbraio p.v.

I soggetti interessati (personale docente educativo e ATA, docenti di religione cattolica e dirigenti scolastici) dovranno presentare due tipologie di domande: una di cessazione dal servizio e una di pensione.

Domande di cessazioni dal servizio

Le domande di cessazione dal servizio devono essere presentate tramite il portale Istanze Online.

Nella domanda si deve dichiarare la volontà di cessare comunque o di restare in servizio, nel caso in cui non risultino perfezionati i requisiti per il diritto a pensione.
Domanda di pensione
Le domande di pensione devono essere inviate direttamente all’INPS, mediante una delle seguenti modalità:
presentazione della domanda on-line accedendo al sito dell’Istituto, previa registrazione;
presentazione della domanda tramite Contact Center Integrato (n. 803164);
presentazione telematica della domanda attraverso l’assistenza gratuita del Patronato.

Tutto sulle pensioni

Le nostre news in tempo reale

WhatsApp
Telegram

Eurosofia: un nuovo corso intensivo a cura della Dott.ssa Evelina Chiocca: “Il documento del 15 maggio, l’esame di Stato e le prove equipollenti”