Docenti vicini alla pensione. A Milano l’Inps dà poco tempo per la verifica dei requisiti

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Ci sono ancora due giorni di tempo per fornire la documentazione necessaria relativa ai pensionandi del settore scuola della provincia di Milano per certificare il diritto degli interessati a ritirarsi dal lavoro.

Ne dà notizia il sito Anquap che lamenta il breve lasso di tempo concesso alle scuole per espletare la procedura e di conseguenza l’impossibilità di verificare i dati a tutela dei suoi iscritti, cioè i dipendenti della pubblica amministrazione con la qualifica di quadro.

La richiesta dell’Inps sarebbe arrivata alle scuole soltanto il 23 aprile, ovvero concedendo solo tre giornate lavorative (per effetto della festività del 25) per espletare l’incarico. Oltretutto la data di scadenza coinciderebbe con quella prevista dalla circolare n. 4 per la verifica dei requisiti dei docenti dell’Infanzia e della primaria.

“Nello stesso testo – si legge sul sito Anquap – la circolare prevedeva che, in deroga, per i pensionamenti Scuola anno 2018, in accordo con il MIUR, sono state definite specifiche modalità operative affinché l’Istituto, entro i termini di seguito concordati, possa procedere all’accertamento del diritto a pensione, così come previsto dal citato D.M. n. 919/2017, dandone relativo riscontro al MIUR per la successiva comunicazione al personale dimissionario”.

Il diritto alla pensione ha ripercussioni dirette, oltre che sulla persona direttamente interessata, anche sul sistema scolastico. La posizione che diventa vacante si rende disponibile per i trasferimenti e per le immissioni in ruolo.

Sempre Anquap ricorda che “Con nota prot. 2696 del 16 febbraio 2018 dell’AT di Milano le scuole venivano invitate ad inserire al sistema SIDI il servizio pre-ruolo a decorrere dall’01.01.1988 e fino al 31.12.2012 sempre per consentire a codesto Ente l’accertamento del diritto a pensione”.

Ravvede, inoltre, il tentativo “di scaricare la responsabilità sulle Istituzioni scolastiche, che hanno sempre correttamente e diligentemente collaborato con gli Uffici preposti per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori della scuola” facendo riferimento a un paragrafo preciso della nota Inps nel punto in cui l’Istituto di previdenza “ricorda che la documentazione richiesta è essenziale per la definizione delle domande di certificazione e successivamente per la liquidazione delle domande di pensione e che, in mancanza, saremo costretti a definirle allo stato degli atti”.

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