Docenti lanciano petizione “No alla secessione dei ricchi”

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Lanciata una petizione denominata “No alla secessione dei ricchi”, in riferimento alla richiesta di alcune regioni di avere maggiori poteri in diverse materie tra cui l’istruzione. 

Ad esempio il Veneto, come leggiamo su change.org, ha chiesto di avere potere esclusivo su materie che vanno dall’offerta formativa scolastica (potendo anche scegliere gli insegnanti su base regionale), ai contributi alle scuole private, i fondi per l’edilizia scolastica, il diritto allo studio e la formazione universitari, la cassa integrazione guadagni, la programmazione dei flussi migratori, la previdenza complementare…

La petizione è stata lanciata da oltre mille persone, la maggior parte dei quali docenti, giornalisti, economisti.

I docenti evidenziano che “il Parlamento non può essere espropriato del diritto-dovere di legiferare su questioni decisive per il futuro dell’Italia. Siamo di fronte a uno stravolgimento delle basi giuridiche su cui è sorta la Repubblica italiana. Una materia di tale portata non può e non deve essere risolta nei colloqui fra una rappresentante del Governo e uno della Regione interessata, oltretutto, dello stesso partito e della medesima regione. Tutti i cittadini italiani hanno il diritto di essere coinvolti nella decisione, che riguarda tutti“.

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