Docenti inidonei e spending review

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red – Il Conbs ha mandato la lettera che segue alla Commissione Bilancio del Senato, la quale sta esaminando il decreto 95 (spending review) che obbliga i docenti inidonei a passare nel ruolo ATA.

red – Il Conbs ha mandato la lettera che segue alla Commissione Bilancio del Senato, la quale sta esaminando il decreto 95 (spending review) che obbliga i docenti inidonei a passare nel ruolo ATA.

Ai Membri della Commissione Bilancio del Senato

Sappiamo che in questi giorni la Commissione si sta occupando del Decreto 95, il quale contiene -all’art.14 commi 13/15- il provvedimento che va a trasformare il rapporto di lavoro dei docenti inidonei all’insegnamento per gravi motivi di salute (e utilizzati in altri compiti) e agisce con modalità unilaterale ed immediata, demansionando i docenti in personale tecnico e amministrativo.

In altro documento (*) Vi illustriamo quali compiti questi insegnanti stanno svolgendo in scuole e "provveditorati".

Qui ci preme richiamare la Vostra attenzione su alcuni aspetti discordi con la normativa vigente e fare alcune proposte pratiche, realistiche e che ricercano il "pareggio di spesa" raccomandato dal Presidente Monti. Ci permettiamo queste osservazioni forti dell’"ascolto" ed assistenza quotidiani nel nostro particolare settore lavorativo.

Innanzitutto suggeriamo di riflettere meglio sul previsto transito verso le segreterie di quei docenti inidonei che non hanno alcuna esperienza amministrativa alle spalle, in quanto tale operazione si tramuterebbe immediatamente in un flop economico-finanziario per lo Stato ed in una tragedia (percepibile!) per un alto numero dei "mobilitati": molte delle patologie di cui sono portatori non consentirebbe di sostenere il repentino ed abissale cambiamento a dei "cinquantenni" (età media; verificabile). Assenze per malattia, sostituzioni e prevedibili contenziosi sono anche questi un "costo" da prevedere ADESSO e quantificare.

Pertanto evidenziamo i seguenti punti dopo attenta valutazione dell’età anagrafica e contributiva e dei lavori svolti dalle varie sotto-categorie di docenti inidonei.

1) La L. 111/2011 e il Decreto MIUR 79/2011 facevano riferimento ai docenti inidonei utilizzati negli UST (ex Provveditorati) e alla loro mobilità/assunzione preferenzialmente negli stessi uffici; ora il decreto 95 non ne fa più menzione. E’ vero che i piccoli UST sono soggetti a chiusura, ma i maggiori andranno incrementati, nonostante il previsto ampliamento dell’autonomia scolastica, pertanto gli inidonei, che già lavorano negli UST, sono riciclabili senza spesa, avendo già essi la professionalità richiesta: anzichè Ata nella scuola sarebbero amministrativi nei "provveditorati" [con costo simile e senza sconvolgere le mansioni].

2) La L. 111/2011 prevedeva la mobilità verso altri settori della P.A.; questa possibilità è inspiegabilmente sparita: si può prevederla con modalità VOLONTARIA, per chi ha competenze documentabili, titoli culturali e di servizio interessanti e condizioni di salute accettabili per gli enti riceventi, visto che è mobilità e non prima assunzione. [Anche qui si ipotizza "pareggio di spesa"]

3) Il D.M. 79/2011 e il CCNI 2008 prevedevano la dispensa (cioè prepensionamento con i contributi maturati) su richiesta degli interessati, in quanto soggetti a "mobilità" professionale e giuridica: anche questa opportunità sembrerebbe di colpo svanita. Suggeriamo cambiamenti graduali e differenziati riguardo a questa normativa. [Per i più anziani e malati il prepensionamento sembrerebbe comportare "pareggio di spesa": la pensione è più bassa dello stipendio].

4) Si dovrebbe prevedere assolutamente, come per altri settori, il pensionamento in base alle precedenti norme per chi ne maturi il diritto entro il 2014. Noi "fuori ruolo" siamo in aggiunta all’organico e possiamo essere considerati eccedentari. [Non dà "pareggio formale di spesa", ma se soppesiamo i mancato inevitabili disservizi del settore ricevente è evidente la convenienza economica indiretta].

5) Nei casi 3 e 4 si potrebbe contemplare il rinvio della liquidazione al momento in cui gli interessati andrebbero in pensione ordinariamente.

Ulteriore grosso introito si avrebbe se la dilazione-liquidazione venisse estesa a tutti i settori di prepensionamento.

6) Si potrebbe pensare, per chi ne ha titoli e capacità, ad un passaggio VOLONTARIO nel ruolo di ASSISTENTE TECNICO. In molte scuole si può prevedere una riorganizzazione del laboratorio integrato con la biblio-mediateca la cui gestione può essere affidata ad uno o più docenti inidonei (che accetteranno di transitare nei ruoli di A.T. secondo le disposizione del decreto 95/2012) con competenze blibliotecarie ma anche tecniche, a tutto vantaggio della fruizione del materiale di lavoro-studio. L’operazione risponderebbe alle esigenze di economia e contemporaneamente consentirebbe di salvare la biblioteca, che rimarrebbe affidata a personale qualificato.

7) Sfoltito il numero dei docenti inidonei con le precedenti operazioni, sarebbe sostenibile la permanenza di quelli residuali nei posti e con la qualifica attualmente occupati, operando su monitoraggio, razionalizzazione ed uniformità del settore. [Pur non garantendo "parità di spesa" c’è però garanzia di un più efficiente utilizzo e la conservazione del servizio per gli utenti].

8) Pure è consentibile una collaborazione parziale con altri Enti riceventi-paganti, con contratti a termine o part time e relativo trasferimento di spesa, es: biblioteche pubbliche. [E’ evidente il "pareggio di spesa"]

Poichè queste nostre proposte non restituiscono un "pareggio di bilancio" accertato, è consigliabile approfondire lo studio della revisione di spesa nel settore della scuola. Noi Vi suggeriamo due spunti.

A. Utenze e manutenzione

E’ stato ampiamente verificato, negli anni, un consumo inefficiente e dispendioso soprattutto delle utenze soggette a bolletta. Condotte assolutamente non attente, di operatori scolastici poco "coinvolti", producono sprechi notevoli (esempio: illuminazione ininterrotta di TUTTI i locali)

B. Risparmio energetico e sostenibilità

E’ possibile prevedere una voce inserita in una delle "figure obiettivo" di ogni istituto, che tratti il risparmio energetico e la sostenibiità, sia in ambito educativo che in ambito di organizzazione dell’istituto, con l’onere di illustrare i risultati conseguiti. [E’ già sperimentato in molte scuole il progetto "I guardiani della luce"].

Confidiamo nella Vostra attenzione

I docenti utilizzati in altri compiti raggruppati nel Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici

http://conbs.altervista.org/

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