Docenti immobilizzati siciliani. Cinque rettifiche a quanto scritto sulla mobilità. Lettera

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Inviato da Angela Criscione – Spett.le Redazione di “Orizzonte Scuola”, un gruppo di docenti Siciliani (circa 300 docenti), a seguito di alcuni articoli che infervorano contro gli Immobilizzati al Nord, sente la necessità di apporre delle rettifiche per mettere a conoscenza, tutti, del reale status delle cose che accomuna tutta l’Italia meridionale.

Prima rettifica: i docenti in Gae che in Gm assunti in ruolo a seguito della 107, non hanno avuto alcuna possibilità di scelta, la mancata adesione al ruolo si sarebbe tradotta in esclusione definitiva da tutte le graduatorie, concetto esplicitato in modo chiaro in varie occasioni dai vari rappresentati del governo di allora. Quindi dopo anni di indecoroso precariato sanzionato dalla Corte di giustizia europea e/o concorsi superati, non si è avuta altra scelta che accettare.

Seconda rettifica :
I posti al sud ci sono e ciò è dimostrato:

a) dal recente concorso 2016 e da quello programmato per il 2018. Quindi anziché bandire nuovi concorsi per le cattedre del sud sarebbe democratico prima favorire i rientri dei docenti spediti al Nord.
b) dal potenziamento enormemente ridotto, dopo il primo anno; ristabilire un adeguato potenziamento come era accaduto a seguito delle assunzioni 2015, estendendo la possibilità anche all’Infanzia. Il potenziamento finalizzato alle attività formative come era stato previsto, consentirebbe il conseguente rientro di tanti docenti.
c) dalla non attuazione del tempo pieno anche al Sud, come vige da anni al Nord (par condicio), ciò aprirebbe numerosi spazi per il rientro.
(Ciò consentirebbe, previo rientro degli insegnanti immobilizzati al nord, anche nuove assunzioni soddisfacendo le richieste di gae ancora non pienamente svuotate)

Terza rettifiche. Tutte le amministrazioni pubbliche favoriscono e danno priorità alle richieste di trasferimento. La scelta di assolvere il ruolo ( sia che trattasi del settore scuola che sanità, forze dell’ ordine… Ecc.. ) in posto diverso dalla propria regione non esclude la possibilità e volontà di ciascuno di fare richiesta di trasferimento e sollevare quanto già riferito nelle rettifiche sopra.

Quarta rettifica.
Gli alunni con disabilita’ devono avere insegnanti specializzati. Però in assenza di insegnanti specializzati, tra chi non è abilitato ed insegnanti abilitati ed in ruolo la scelta penalizzante è certamente la prima.
Le assegnazioni provvisorie richieste, in nessun modo andrebbero a ledere il diritto dei discenti.
Consentire piuttosto ai docenti in ruolo di formarsi debitamente attraverso corsi specifici e specializzandi ( bypassando tfa o abilitazioni conseguite all’estero costosissimi) garantirebbe al disabile la priorità assoluta di un insegnante curricolare in grado di meglio partecipare al suo percorso di apprendimento ed inclusivita’ reale oltre ad acquisire metodi e strategie per far fronte al numero sempre crescente di Bes che non prevedono ins. Di sostegno.
Non vanno sottovalutate neanche le EFFETTIVE ESIGENZE RILEVATE di ciascun discente disabile, leso ogni anno dalle esigue ore di sostegno assegnate, fatte scaturire da meri conti economici a discapito del discente disabile. Ricordiamo le lotte di questi ultimi anni sul servizio di trasporto…. A singhiozzo… Ledendo il loro diritto all’ istruzione. La drastica riduzione dell’ ass. Igienico sanitario soppiantato dal collaboratore scolastico che non sempre potrà garantire il rapporto 1:1 di cui alcuni alunni gravi necessitano.
Il tutto per far comprendere che i docenti seri e di qualità ( e ce ne sono tanti) manifestano piena sensibilità e rispetto per la disabilità a differenza di uno Stato che per i punti sopra citati lede per primo i loro diritti e fondamentali bisogni.
Per cui la richiesta di docenti immobilizzati al nord di poter coprire le cattedre di sostegno tramite assegnazione provvisoria è legittimo e non lede in alcun modo il discente con disabilità se comunque ad esso verrà assegnato un docente non in ruolo e non specializzato.

Quinta rettifica:
Gli insegnanti che non hanno mai preso servizio, va indubbiamente sanzionato se abbia fatto abuso o dichiarato il falso ( es. 104 personali di indubbia natura e in notevole aumento al sud in questi ultimi anni), ma ciò prevede oculati accertamenti… Caso per caso… Quindi non si può generalizzare. Ricordiamo, inoltre, che in natura ed in qualsiasi classe professionale esiste una percentuale, anche se esigua, di indolenti e nullafacenti.

Infine
Ci accodiamo allo sconforto dei precari in gae ancora non immessi in ruolo. Comprendiamo la loro rabbia e sfiducia che condividiamo per uno Stato che ci ha ingannato e sopratutto messi l’uno contro l’altro. Siamo tutti, indipendentemente dalla modalità con cui si è stati immessi in ruolo o in attesa di esserlo, buona e brava gente che chiede giustizia… Che non vuole fare polemica.. Né lotte tra poveri ma solo pretendere correttezza e trasparenza dallo Stato affinché esso garantisca e tuteli i diritti dei suoi cittadini.

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