Docenti FIT assunti dallo stesso concorso hanno diritti diversi. Lettera
inviata da Maddalena Vazzoler – Gentilissimo Ministro Bussetti, sono una docente di storia dell’arte (A54) che ha preso servizio a Imperia, pur abitando a Genova, a seguito del concorso 2018 e sto quindi facendo il terzo anno Fit.
Porto alla Sua attenzione la difficile situazione degli attuali partecipanti al Fit provenienti dal concorso per docenti abilitati 2018. Chi ha avuto accesso quest’anno al Fit è stato depennato dalle graduatorie in cui era inserito pur stipulando un contratto a tempo determinato.
Chi, come me, ha dovuto accettare una sede di servizio in una provincia molto lontana dalla propria residenza è ora escluso dalla possibilità di partecipare alla mobilità, pur avendo, come nel mio caso, un figlio ancora piccolo.
Non potendo partecipare alla mobilità, il rischio molto concreto che corriamo è quello di veder occupare i posti che si libereranno per i nuovi pensionamenti (anche favoriti dalla quota cento) dai candidati posizionati più in basso in graduatoria, con il risultato che chi è stato immesso prima perché era risultato più meritevole al concorso si troverà alla fine danneggiato.
Inoltre leggo anche oggi su Orizzonte Scuola che i colleghi che sono ancora nella graduatoria di quel concorso saranno immessi in ruolo con le nuove regole che prevedono da subito un contratto a tempo indeterminato in anno di prova.
Mi chiedo come sia possibile riservare due trattamenti così diversi ai partecipanti al medesimo concorso, che provengono dalla stessa graduatoria. Inoltre solo noi immessi – a questo punto – all’unico anno Fit perderemmo un anno di anzianità di servizio rispetto ai colleghi dello stesso concorso e con merito inferiore, avendo fatto l’anno di prova con contratto a tempo determinato.
Immagino la situazione sia presente anche a voi come Ministero, vorrei sapere se ci sono delle novità in merito a questo problema.
La ringrazio e in attesa di un gentile riscontro, La saluto cordialmente
