Docenti di sostegno fuori provincia. Chiediamo il rientro per dare continuità didattica

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Comunicato docenti di sostegno fuori provincia – Leggiamo con molto interesse dell’incontro dei sindacati con le istituzioni, tenutosi il 9 maggio, relativo alle assegnazioni provvisorie.

Con molto interesse, perché si legge della proposta di consentire le supplenze sul sostegno al personale di ruolo non specializzato fuori provincia dopo i precari specializzati..

I sindacati, senza smentire il loro comportamento degli ultimi anni (in pratica, dalla L. 107), CONTINUANO A DIFENDERE LA PARTE PIÙ CORPOSA DEI LORO ISCRITTI, infischiandosene altamente di noi, numericamente inferiori, DOCENTI DI SOSTEGNO, DI RUOLO FUORI PROVINCIA.

Ancora una volta, non vengono in nessun modo tutelati i nostri diritti. Sia chiaro, piena solidarietà a tutti i colleghi, ma per una questione di giustizia, come si fa a fare la proposta di affidare i posti di sostegno previsti per le assegnazioni ai docenti non di ruolo o privi di titolo QUANDO CI SIAMO NOI, DI RUOLO E COL TITOLO ANCORA FUORI PROVINCIA????

Bisogna considerare le esigenze delle singole province , ovviamente (manco a dirlo…) del Sud. Basti pensare che lo scorso anno, nella provincia di Caserta, molte colleghe (DI RUOLO E CON IL TITOLO) non hanno avuto l’assegnazione, perché i posti non c’erano, per cui come si fa adesso a parlare per i docenti non specializzati?? È l’ennesima mancanza di rispetto, nei confronti di noi docenti specializzati e soprattutto nei confronti degli studenti disabili e delle loro famiglie, che ogni anno si trovano a dover sperare di poter essere seguiti da un docente che abbia, appunto, i titoli necessari PER LEGGE per seguire l’alunno.

Vogliamo ricordare che lo scorso 23 agosto, c’è stato un incontro con la Dott. Ssa Franzese, responsabile dell’USR Campania, in cui è stata ribadita con forza la necessità di aumentare l’aliquota dei trasferimenti interprovinciali destinati al sostegno (oggi al 10%, come per tutti i trasferimenti interprovinciali), perché, dati alla mano, abbiamo dimostrato che i posti di sostegno destinati alle assegnazioni, erano per più del 50% posti vacanti ( alcuni di questi posti occupati per 2 anni di fila dalla stessa insegnante garantendo per puro caso la tanto agognata continuità ) e che quindi un aumento di detta aliquota avrebbe prodotto solo risultati positivi a cascata, partendo dal rientro dei docenti specializzati ancora fuori provincia e arrivando a garantire un organico stabile e continuità didattica agli alunni disabili.

Ancora una volta, le nostre richieste, nonostante siano state ritenute (a parole…) giuste e veritiere, sono rimaste inascoltate, da parte sia delle istituzioni che dei sindacati, che IN NESSUN MODO ci hanno sostenuto o appoggiato. A noi resta il rammarico di non essere riusciti ANCORA UNA VOLTA a FAR APPLICARE LA GIUSTIZIA, a non essere riusciti, ANCORA UNA VOLTA, a GARANTIRE IL DIRITTO ALLO STUDIO AGLI ALUNNI DISABILI DEL SUD, che lo meriterebbero, come in tutte le altre regioni d’Italia.

A questo punto, sarebbe il caso, CARI SINDACATI DELLA SCUOLA E LORO RAPPRESENTANTI, che dedicaste un po’ del vostro tempo a tutelare anche NOI, DOCENTI DI RUOLO CON SPECIALIZZAZIONE FUORI PROVINCIA, prendendo atto dei dati reali esistenti, e vi caricaste dell’onere di salvaguardare anche le categorie di docenti, ahimè, meno numerose, senza abbandonarle nelle vostre contrattazioni, come avviene sistematicamente da tre anni a questa parte.

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