Docenti di educazione musicale senza incarico: insoddisfacente la risposta del ministero

Di Lalla
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On. Caterina Pes (Pd) – Alcuni mesi fa avevo presentato un’interrogazione al ministero dell’Istruzione in merito alla vicenda dei docenti di educazione musicale. Grazie alla famigerata riforma Gelmini, la stragrande maggioranza degli insegnanti della materia nelle scuole medie di secondo grado, si è ritrovata quest’anno senza incarico, perché la disciplina è stata depennata d’ufficio dai programmi scolastici. Unica possibilità per gli insegnanti della materia quella di trovare impiego nei licei musicali.

On. Caterina Pes (Pd) – Alcuni mesi fa avevo presentato un’interrogazione al ministero dell’Istruzione in merito alla vicenda dei docenti di educazione musicale. Grazie alla famigerata riforma Gelmini, la stragrande maggioranza degli insegnanti della materia nelle scuole medie di secondo grado, si è ritrovata quest’anno senza incarico, perché la disciplina è stata depennata d’ufficio dai programmi scolastici. Unica possibilità per gli insegnanti della materia quella di trovare impiego nei licei musicali.

Ne sono stati previsti non più di quaranta in tutta Italia: un numero evidentemente insufficiente ad assorbire le tante professionalità che nel corso degli anni si sono formate, che per giunta stentano a decollare. Un pasticcio, insomma: nella sua furia iconoclasta, la Gelmini ha tagliato fuori un’intera categoria professionale.

La risposta data dal sottosegretario Viceconte, peraltro ad anno scolastico inoltrato, non ha chiarito né risolto alcunché: il rappresentante del ministero dell’Istruzione si è limitato a illustrare, in un’articolata analisi di cui gli va dato atto, lo stato dell’arte e ad ammettere che i licei musicali previsti sono “non più di quaranta” in tutta Italia anche se, aggiunge, “compatibilmente con le risorse finanziarie” il numero potrebbe salire: va da sé che le risorse finanziarie non esistono e che il numero, stando così le cose, non crescerà.

Come unica via per sciogliere questo pasticcio legislativo, Viceconte ricorre all’ “autonomia didattica, organizzativa e di ricerca di cui tutte le istituzioni scolastiche sono dotate”: il modo più semplice per rovesciare la gestione dei docenti di educazione musicale sulle scuole, che peraltro non hanno alcuna autonomia reale, visto che le loro risorse sono già ridotte all’osso.

Da parte mia, in qualità di componente della Commissione Cultura, continuerò la mia battaglia per segnalare e denunciare tutte le storture prodotte dalla Gelmini, nella speranza che chi non vive i problemi della scuola sulla propria pelle, eviti di partorire ulteriori mostri e trovi il modo di sanare, come mi auguro che accada nel caso dei docenti di educazione musicale, situazioni francamente assurde.

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