Docenti delle Gae contro deroga al blocco triennale assegnazioni provvisorie. Lettera

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Francesco Aiello – Mi rivolgo a Lei, ministro, per tentare di far arrivare direttamente alla sua persona la voce di chi voce non ha più, dato l’ormai pluriennale abbandono della nostra causa da parte di TUTTI i sindacati di categoria rispetto alle legittime istanze dei docenti delle Graduatorie ad Esaurimento.

Nelle prossime ore il Suo ministero prenderà una importante decisione: concedere l’ennesima deroga alle assegnazioni provvisorie disattendendo per il terzo anno di seguito il vincolo triennale imposto sulla provincia di immissione ai neoassunti.

Vincolo che nasce proprio in difesa della continuità didattica degli alunni, ai quali si intende garantire lo stesso docente, divenuto titolare, almeno per i tre anni successivi.

Vincolo che in precedenza era di cinque anni, e che tutti i neoimmessi, fino all’approvazione della legge 107, hanno osservato in silenzio.

Vincolo che, però, risulta particolarmente indigesto ora a quanti nel 2015 hanno accettato volontariamente una proposta di assunzione sul territorio nazionale, pur sussistendo, nella maggioranza dei casi, già allora una famiglia che solo adesso ci si ricorda di non poter spostare.

Pertanto, richiedere a gran voce da parte dei neoimmessi 2015 la deroga in nome della continuità didattica non può che considerarsi fallace, anche eventualmente prendendo in esame gli alunni “del Sud”, di recente usati come scudo per difendere quello che viene erroneamente ormai ritenuto come un diritto all’assegnazione “sotto casa”.

Come Lei ben sa, infatti, le probabilità che, a seguito dell’ennesima deroga al vincolo, un docente sia riassegnato alla stessa classe dell’anno appena concluso sono prossime allo zero. L’unico criterio che verrà preso in considerazione sarà solo e unicamente la vicinanza con il luogo di residenza. E’ chiaro, quindi, che la continuità che tali docenti invocano non è “didattica” e tanto meno riguarda in alcun modo gli studenti.

Sono certi, però, i soggetti che la deroga danneggerà: TUTTI gli alunni (siano essi “del Sud” o del “Nord”), e i docenti delle Graduatorie ad Esaurimento che legittimamente, da precari, rimangono in attesa del ruolo nelle proprie provincie e che, a causa delle deroghe al vincolo degli anni scorsi, si sono visti sfumare anche la possibilità di lavorare con le supplenze annuali.

Dunque, nel prendere le dovute decisioni, spero voglia considerare prima di ogni cosa la VERA continuità didattica degli studenti, al di là di illegittime aspirazioni di coloro che hanno aderito ad un piano di assunzione nazionale senza voler, però, ora onorare la disponibilità data (pur usufruendo di tutti i benefici del posto di ruolo da oltre due anni).

Distinti saluti.

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