Docente non può fare l’avvocato in cause con la scuola di appartenenza
Con il benestare del dirigente scolastico, un docente che è anche abilito come avvocato può svolgere l’attività forense, con il limite di non poter entrare nelle diatribe legali della scuola a cui appartiene.
A stabilire questo principio è stata la sentenza 26016 della Sezione lavoro della Cassazione.
La pronuncia della Corte Suprema è stata l’ultimo atto di una diatriba sorta fra una insegnante di materie giuridiche che svolgeva anche la libera professione di avvocato e la preside della scuola. La dirigente scolastica si era ritrovata nella condizione in cui la professoressa di materie giuridiche era anche avvocato della parte avversa durante una causa. Per evitare conflitti di interesse, la dirigente scolastica aveva chiesto alla Professoressa di non patrocinare, nella sua attività di avvocato, cause a favore o contro l’amministrazione di appartenenza: una condizione che la docente-avvocato aveva considerato troppo limitativa per la sua professione, rivolgendosi a sua volta al tribunale.