Forse non è proprio il massimo riuscire ad avere un posto fisso alla vigilia della pensione, ma nella scuola è una realtà non così rara.
Il sito Primonumero.it si è concentrato sulle immissioni in ruolo nella regione Molise per raccontare le tante realtà in cui molti docenti si possono riconoscere.
La storia illustre
La giornalista Stefania Potente è partita dalla storia di una persona più nota, come il critico d’arte Antonio Picariello assunto a tempo indeterminato dopo 36 anni di precariato. A lui il sito ha anche dedicato un’intervista video.
Ma se i 36 anni di precariato del prof Picariello sono l’incipit del racconto, non meno interessanti sono gli altri casi: docenti precari da 18 anni destinati a rimanere tali anche in questo anno didattico; docenti che riescono e a vedere il traguardo grazie al concorso e docenti che, invece, il concorso non lo hanno fatto per protesta e ora ne pagano le conseguenze.
Lo sguardo dentro gli uffici scolastici
L’ufficio scolastico regionale, nei giorni delle pubblicazioni delle immissioni in ruolo, è un palcoscenico dove i docenti mostrano pezzi della loro vita e dove si assiste anche al lavoro dietro le quinte, quello dei dipendenti pubblici che, leggi, regolamenti e graduatorie alla mano, si interfacciano nei giorni torridi di agosto con un personale docente accomunato da un unico obiettivo: ottenere il ruolo che nel caso del Molise spetterà a 199 fortunati sui 57mila previsti in tutta Italia.