Docente con 3 anni di servizio dice no al concorso straordinario. Ecco perché. Lettera

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Inviato da Salvatore Rosa – In queste ultime ore, a seguito dei comunicati stampa del Ministro e del movimento 5 Stelle relativi ai Pas e concorsi riservati, sono numerosi i commenti da parte di quei docenti che speravano in un passaggio in ruolo per Grazia ricevuta.

Siamo insegnanti E valutiamo con prove i nostri studenti puntualmente perché dovremo avere paura di essere valutati noi stessi?
La scuola italiana ha bisogno di garanzie e le sanatorie non ne sono sinonimo.

È impensabile che il MInistro Bussetti pensi di impostare il sistema scolastico italiano reclutando personale senza Selezione alcuna. Come si può pretendere dai nostri studenti risultati di qualità se non diamo loro insegnanti validi? Lo ha già fatto con il concorso a Dirigenti scolastici chiedendo la sospensiva del TAR del Lazio che lo aveva annullato ritenendo le prove scritte non idonee ad una selezione valida ! Riporto le parole annunciate dal Ministro “ Farò di tutto per assumerli, ne abbiamo bisogno! “ Il primo settembre avremo Dirigenti reclutati con delle prove dubbie e senza un minimo di percorso di formazione, “raffazzonati” in fretta e furia accorciandone pure l’iter procedurale poiché in emergenza Ds. È questo il modello di scuola competitivo che ha in mente il Ministro? Allo stesso modo pensa di reclutare i docenti per le prossime generazioni? Anche se ho il requisito dei tre anni per il pas e concorso riservato appoggio pienamente la linea dei Pentastellati per una selezione di merito che sia equa, giusta e soprattutto trasparente. Chi nelle scuole ci vive sa quante persone senza vocazione e senza professionalità operano a discapito degli studenti ! Le trattative elettorali per recuperare voti vanno fatte in piazza non nelle scuole.

55 000 precari non sono il futuro dell’ITALIA a fronte di 8.938 005 studenti che chiedono a gran voce Una scuola di qualità per garantire al Paese un futuro migliore.
Si selezionino i migliori dunque !
Quelli che non hanno paura e problemi a dimostrare che le competenze per fare il proprio lavoro le hanno.

Ho fatto il vicepreside per anni e ho conosciuto gente preparata ma anche tanti docenti incompetenti utilizzati per fare progetti perché incapaci di gestire una classe . Non mettiamoli nelle scuola a manipolare le Giovani menti solo perché hanno fatto tre anni di sevizio. Facciano altro nella vita ! I i tanti colleghi precari capaci e che meritano di essere valorizzati devono avere la possibilità di emergere con modalità diverse dal requisito dei tre anni.

“Passi un po’ più spesso nelle scuole Signor Ministro e si renderà conto che la scuola va avanti grazie alle persone che si prodigano con impegno e non ai docenti di ruolo incapaci. Quelli sono un problema per tutti: colleghi, alunni, genitori e dirigenti.

Il criterio di selezione per servizio svolto può essere considerato valido per mandare in pensione i docenti , di certo non per assumerli.
La scuola non può essere ancora intesa come il “ POSTO FISSO “ di Checco Zalone.

I furbetti del cartellino il servizio lo hanno lo stesso anche se il lavoro non lo hanno mai svolto!

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