Dispersione scolastica e bullismo (Di.Sco.Bull): presentazione primi risultati

Di Lalla
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Ufficio Stampa Censis – 10 maggio 2012 ore 16:00 Sala dei Profili della Prefettura di Napoli. Il programma e gli obiettivi del progetto.

Ufficio Stampa Censis – 10 maggio 2012 ore 16:00 Sala dei Profili della Prefettura di Napoli. Il programma e gli obiettivi del progetto.

PROGRAMMA

16:00 Saluti e apertura dei lavori
Dott. Andrea De Martino, Prefetto di Napoli
Prefetto Dott. Angelo Di Caprio, Direttore Centrale per i Diritti Civili, la Cittadinanza e le Minoranze – Ministero dell’Interno

16:30 PON sicurezza: interventi sul disagio giovanile nelle regioni del Sud
D.ssa Ludovica De Caro, VicePrefetto, Direzione della Segreteria Tecnica del PON Sicurezza – Ministero dell’Interno

17:00 Dispersione e Bullismo in Campania: strategie e interventi dell’USR
Dott. Diego Bouché, Direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale

17:20 Il progetto Di.sco.bull: modello, strategie e esiti dell’intervento in Campania
Dott. Giuseppe Roma, Direttore generale del Censis

17:50 La collaborazione tra il Ministero dell’Istruzione, l’Università e la Ricerca e il Ministero per la Coesione Territoriale per un intervento speciale nelle scuole del Sud
D.ssa Sabina De Luca Capo del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica – Ministero Coesione Territoriale

Modera la discussione:
Dr. Raffaele Bracalenti, Presidente dell’Istituto Psicoanalitico delle
ricerche sociali e responsabile delle attività in Campania

18:30 Conclude
Prof. Marco Rossi Doria, Sottosegretario di Stato all’Istruzione

Informazioni di carattere generale

Il Progetto “Abbandono scolastico e bullismo: quali rischi tra i giovani?” è finanziato dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione – nell’ambito del PON Sicurezza per lo sviluppo – Obiettivo convergenza 2007-2013 – Asse II “Diffusione della legalità”. Obiettivo Operativo 2.6. “Contenere gli effetti delle manifestazioni di devianza”. esponsabile del procedimento è la dott.ssa Claudia Orlando dirigente Area II
“Tutela delle fragilità sociali” . Aggiudicatario del bando di gara a procedura aperta è risultato il Raggruppamento Temporaneo di Impresa (RTI) composto dalla Fondazione Centro Studi Investimenti Sociali – CENSIS (capofila), l’Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali – IPRS, l’Ente Nazionale Acli di Istruzione Professionale – ENAIP, l’Associazione Consorzio Scuola Lavoro – CSL e gli Studi Tecnici Amministrativi Mutue
Prestazioni Aziendali – Stampa.

A seguito di Protocollo di intesa siglato tra il Ministero dell’Interno e il Ministero della Pubblica Istruzione sono stati identificati 9 Istituti scolastici che erano già stati individuati nell’ambito del PON 2000-2006 come “Centri di Risorse contro la dispersione scolastica e il disagio giovanile”.

Nel presente Progetto questi istituti vanno intesi come Poli al centro di reti di scuole ed operatori per le attività da svolgere. Gli istituti scolastici sono:

– per la Regione Calabria: Istituto professionale per i servizi commerciali e tturistici “Sandro Pertini” di Crotone; Istituto tecnico industriale “A. Panella” di Reggio Calabria;
– per la Regione Campania: Istituto tecnico commerciale “Gallo” di Aversa (Ce), Istituto professionale per i servizi commerciali e turistici “Miano” di Napoli, Istituto professionale per l’industria e l’Artigianato“ Sannino – Petriccione” di Napoli;
– per la Regione Puglia: Istituto tecnico industriale “Leonardo da Vinci- Liceo E. Majorana” di Mola di Bari e Istituto professionale per i servizi commerciali "Gorjux” di Bari;
– per la Regione Sicilia: Istituto tecnico commerciale geometra e turismo “Duca degli Abruzzi” di Palermo e Istituto comprensivo “S. Giovanni La Punta”, di Catania.

Beneficiari del progetto sono i giovani studenti di età compresa tra i 12 e i 18 anni. Le tematiche considerate sono il bullismo, la dispersione scolastica e, più in generale, il disagio giovanile. Il Progetto ha la durata complessiva di 24 mesi, a partire dal 1/4/2011.

Gli obiettivi

Obiettivo finale del Progetto è quello di realizzare un intervento di prevenzione primaria ed, eventualmente, di recupero sui ragazzi coinvolti nei fenomeni della dispersione scolastica e del bullismo, per la diffusione della sicurezza e della legalità. Tale intervento si caratterizzerà come una buona pratica per contenuti, metodologie, strumenti attivati e dovrà garantire la sostenibilità anche al di là della durata del progetto.

La sostenibilità sarà assicurata dalla partecipazione ed adesione al progetto delle reti di soggetti, pubblici e privati, attivi sui singoli territori tra cui, i dirigenti scolastici, i docenti, i giovani a rischio e le famiglie; ma anche gli Uffici scolastici regionali, gli operatori dei Consultori familiari, i N.O.T presso le Prefetture U.T.G, i Sert, le AA.SS.LL, i Tribunali dei minori, le Forze dell’ordine, i servizi sociali, del privato-sociale, delle parrocchie impegnate in attività per ragazzi. Più in particolare attraverso l’intervento si intende raggiungere i seguenti obiettivi:

  • potenziare le attività dei Centri per la dispersione istituiti presso gli Istituti scolastici coinvolti nel Progetto rendendoli il punto di riferimento della rete dei soggetti attivati nel corso del Progetto;
  • ndividuare e diffondere modelli d’intervento sia di prevenzione primaria, rivolti cioè a tutti i giovani adolescenti a rischio, sia di recupero, rivolti individualmente ai giovani drop out e a protagonisti di fenomeni di bullismo;
  • sostenere i docenti, le famiglie e gli operatori del territorio nei processi di educazione e formazione dei giovani;
  • far acquisire ai giovani comportamenti e stili di vita improntati alla sicurezza e alla legalità attraverso interventi che sviluppino l’apprendimento di competenze socio-emotivo-relazionali;
  • promuovere il benessere e lo sviluppo dell’adolescente implementando le interazioni e le sinergie tra i diversi soggetti presenti nel sistema locale di riferimento.

Le attività

Il progetto si divide in due fasi: una Prima fase (FASE A) di Analisi della dispersione scolastica e del bullismo e di ricerca di buone pratiche (dal primo al sesto mese del progetto) e una Seconda fase (FASE B) di realizzazione degli interventi di prevenzione primaria e di recupero nelle scuole e nel territorio (dal settimo al ventiquattresimo mese).

Questa seconda fase prevede, tra l’altro, l’istituzione, presso ciascun istituto scolastico coinvolto, di un Centro con funzione di consultorio-laboratorio. All’interno del Centro, e sul territorio circostante, si svolgeranno attività di animazione, formazione, consulenza psicologica, recupero, individualizzate e di gruppo, rivolte ai giovani, alle famiglie, ai docenti, agli operatori.

Nella Prima fase, l’attività di ricerca – tanto per la parte relativa all’analisi del contesto socio-economico quanto per la parte relativa all’analisi delle buone pratiche – si allargherà anche al di là dei territori in cui si trovano gli istituti scolastici, con l’obiettivo di offrire una rappresentazione completa del disagio giovanile nelle quattro regioni dell’Obiettivo Convergenza e di raccogliere materiali sulle buone pratiche attivate anche in altri contesti, nazionali ed esteri.

Nella Seconda fase le attività si concentreranno invece sui territori in cui si trovano gli istituti scolastici segnalati all’interno del bando di gara e oggetto del Protocollo di intesa siglato tra il Ministero dell’Interno ed il Ministero della Pubblica Istruzione.

Tutte le fasi del progetto saranno accompagnate da attività di sensibilizzazione e comunicazione finalizzate a creare una rete permanente sul territorio e a sensibilizzare l’opinione pubblica.

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