Disabile in classe, genitori lasciano figli a casa. Docenti: la scuola è aperta a tutti

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Sostegno, boom supplenze: più di 60 mila i docenti non abilitati

E’ successo in una scuola primaria della provincia di Lodi. Genitori: “Risposte inadeguate dalla scuola ai problemi di comportamento dellʼalunna con difficoltà”.

Gli alunni sono stati tenuti per un giorno a casa in segno di protesta. Il motivo? Un’alunna disabile che, secondo i genitori, creerebbe difficoltà alla classe.

Il fatto è accaduto l’11 ottobre, ma soltanto ora viene reso noto da un avviso pubblicato, nel sito dell’istituto, il 28 ottobre.

La comunità educante intende, in questo particolare momento, ribadire con forza e determinazione che l’idea dell’inclusione, oggi più che mai, è parte integrante e fondante del corredo genetico di questa istituzione scolastica” si legge nella nota.

Una idea, quella dell’inclusione, che oggi più che in passato deve essere difesa e protetta; con il procedere concreto e quotidiano che trova il suo significato ultimo nella progettazione, nella formazione e nella ricerca del benessere di tutti i ragazzi e di tutti i genitori che hanno deciso di affidare le sorti educative e umane dei loro figli alla nostra scuola.

La scuola è una comunità e come tale deve occuparsi di tutti e in particolar modo di chi ne ha più bisogno, anche perché come docenti ci sentiamo particolarmente legati all’idea dei nostri padri costituenti che scrivevano nell’articolo 34 della nostra Costituzione: ‘La scuola è aperta a tutti …’.

Sappia la comunità di Lodi che troverà nella nostra scuola un presidio forte di inclusione, legalità e amore per la bellezza intesa come costante ricerca del benessere per chiunque varchi la soglia del nostro istituto” conclude la nota ufficiale del collegio dei docenti riunitosi il 24 ottobre.

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