Dirigenze scolastiche a.s. 2013/14: servono misure straordinarie

Di Lalla
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ANDIS – Il Consiglio di Stato con la sentenza pubblicata giovedì 11 luglio 2013 ha deciso la ricorrezione delle prove scritte del concorso dei Dirigenti Scolastici della Lombardia. L’ANDIS è rispettosa delle sentenze della Magistratura, ma non può fare a meno di rilevare come il verdetto si inserisca in un quadro di generale incertezza e inaccettabile lunghezza dei tempi delle decisioni che investe anche altre regioni e che – al di là di ogni considerazione di carattere strettamente giuridico – mette a rischio il regolare funzionamento del sistema di istruzione e formazione, particolarmente nell’attuale fase di profonde trasformazioni.

ANDIS – Il Consiglio di Stato con la sentenza pubblicata giovedì 11 luglio 2013 ha deciso la ricorrezione delle prove scritte del concorso dei Dirigenti Scolastici della Lombardia. L’ANDIS è rispettosa delle sentenze della Magistratura, ma non può fare a meno di rilevare come il verdetto si inserisca in un quadro di generale incertezza e inaccettabile lunghezza dei tempi delle decisioni che investe anche altre regioni e che – al di là di ogni considerazione di carattere strettamente giuridico – mette a rischio il regolare funzionamento del sistema di istruzione e formazione, particolarmente nell’attuale fase di profonde trasformazioni.

L’Amministrazione Scolastica continua con tutta evidenza a considerare sopportabile che il ruolo dirigenziale venga ridotto a pura garanzia degli adempimenti burocratici, come diventa inevitabile in una situazione in cui per anni vengono affidati in reggenza istituti che hanno ampie dimensioni e molto spesso superano anche il limite massimo di studenti previsto dalle norme. Se non viene garantita la presenza effettiva di un dirigente, che esercita a tempo pieno la leadership educativa ed è garante della qualità del servizio pubblico, la progettualità, l’autovalutazione, il miglioramento si disperdono nel vento già gonfio delle buone intenzioni e dei sempre pregevoli auspici.

La crescita esponenziale ed inarrestabile del contenzioso è anche il prodotto della palese incapacità da parte dell’Ammistrazione di garantire il rispetto delle norme, dei tempi e delle modalità dei concorsi nella scuola. Se davvero si considera centrale la qualità dell’istruzione, occorre almeno che la legislazione imponga l’espletamento tempestivo e regolare delle procedure concorsuali, colpendo in maniera esemplare i responsabili dei ritardi e delle irregolarità.

Il Direttivo Nazionale dell’ANDIS, nell’esprimere solidarietà ai tanti docenti che, senza propria colpa, sono stati danneggiati dai ritardi e dalle decisioni della magistratura e nel fare appello alle forze politiche e all’opinione pubblica perché non continuino a lasciare sola la scuola in questo difficile momento, richiede un incontro urgente con il Ministro dell’Istruzione, per riaffermare che:

a) siano riattivate immediatamente le procedure concorsuali in tutte le regioni in cui saranno presenti nell’anno scolastico 2013-2014 scuole senza dirigente, nominando celermente le commissioni giudicatrici e facendo in modo che esse operino esclusivamente per lo svolgimento delle operazioni concorsuali;
b) vengano coperte tutte le sedi vacanti di dirigenza nelle regioni ove le procedure concorsuali sono concluse, scorrendo le graduatorie degli idonei;
c) sia effettuato un intervento urgente per consentire l’esonero totale del collaboratore del dirigente scolastico nelle scuole date in reggenza, al quale il dirigente scolastico reggente possa attribuire tutte le deleghe rese possibili dal D. L.vo n. 165/2001.

Queste misure straordinarie debbono essere accompagnate dall’impegno di bandire e svolgere con regolare scadenza biennale i concorsi sui posti vacanti, individuando i responsabili della loro organizzazione e controllando il loro effettivo espletamento. L’ANDIS ritiene infatti che proprio il particolare momento di crisi del paese imponga una politica di rilancio dello sviluppo. E’ da troppo tempo che i processi di riforma non sono opportunamente supportati da forme di selezione del personale efficaci e tempestive e da successive azioni di seria e obbligatoria formazione in servizio dei dirigenti scolastici e dei docenti.
A tal fine l’ANDIS mette a disposizione, come sempre, la propria esperienza associativa e il ricco patrimonio di idee.

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