Dirigenti Scolastici reggenti, UDIR: utilizzate mezzi pubblici e chiedete rimborso

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Comunicato – È evidente, per UDIR, che sia una provocazione, in linea, però, con la denuncia da diverso tempo portata avanti dal nostro giovane sindacato. Siamo felici che se ne stiano accorgendo anche gli altri, dopo che in un decennio è stato eliminato un quarto delle sedi di presidenza e attualmente una scuola su cinque è in reggenza, una su due in alcune regioni.

“UDIR, anche nei trenta seminari svolti lo scorso anno, ha detto a più riprese che quello delle reggenze era e rimane uno dei problemi gravi da affrontare immediatamente, non soltanto per il maggiore carico di lavoro e di responsabilità premente sui dirigenti scolastici, ma anche per la qualità del servizio ridotto alle famiglie. Come pretendere, infatti, una migliore prestazione se si svilisce il ruolo del dirigente scolastico che è già in molti casi impegnato a gestire più di 1500 alunni e 250 lavoratori tra docenti e Ata per una singola istituzione scolastica, con più plessi spesso distanti tra loro e in comuni diversi” afferma Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir.

Il problema non può essere risolto con ritorsioni che come unico effetto avrebbero quello di alimentare una sterile polemica. L’intoppo deve essere risolto a monte, politicamente, con una presa di coscienza dell’importanza della scuola e della sua presenza sul territorio. Per queste ragioni, Udir chiederà al Parlamento di approvare una risoluzione parlamentare che vincoli il Governo a ripristinare le 4 mila sedi soppresse e a far approvare, nel più breve tempo possibile, le nuove graduatorie di merito dell’attuale concorso, al fine di nominarne i vincitori.

Infine, non bisogna dimenticare la necessità di valorizzare la figura della vice-dirigenza, fondamentale nella gestione quotidiana di una realtà così complessa quale quella scolastica

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