Dirigenti scolastici. M5S: Con la valutazione la politica allunga i tentacoli sull’autonomia

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 “La valutazione dei dirigenti scolastici è uno strumento importante e necessario soprattutto oggi che, con la legge 107,  questi dispongono di poteri fin troppo ampi.

 “La valutazione dei dirigenti scolastici è uno strumento importante e necessario soprattutto oggi che, con la legge 107,  questi dispongono di poteri fin troppo ampi.  Ciò detto, non è il controllo ministeriale, di un ministero fortemente politicizzato, la soluzione. Dunque, non condividiamo assolutamente la direttiva per la valutazione dei dirigenti scolastici appena emanata perché rischia di rivelarsi uno strumento attraverso il quale la politica allunga ulteriormente i suoi tentacoli sull’autonomia scolastica e mette ancor di più in un angolo l’istruzione pubblica”.

Lo affermano i parlamentari M5S in commissione Cultura.

“Purtroppo a causa della lottizzazione selvaggia realizzata dai partiti nel corso del tempo oggi non è realistico considerare come terzi  molti degli apparati ministeriali e, dunque, anche quelli del Miur. Se i dirigenti ministeriali vengono piazzati dal governo e, dunque, dai partiti, è impensabile che possano agire senza rendere conto di questo elemento. Che il controllo sui dirigenti scolastici, dunque, avvenga ad opera di un nucleo composto anche da ispettori ministeriali non è di per se una garanzia. L’uso strumentale di istituzioni ed enti pubblici non sarebbe una novità:  citiamo qui solo il caso dell’ANVUR, il quale è solo parzialmente  un organismo tecnico. In realtà si tratta di uno strumento nelle mani del ministro per tagliare fondi e decidere quali università sostenere o affossare”.

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