Dirigenti che chiamano i docenti. Puglisi (PD): non è incostituzionale. Su precari nessuna discriminazione, docenti GaE hanno diritti diversi

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La Senatrice Puglisi, responsabile scuola del PD e relatrice del DDL di riforma della scuola, risponde alle obiezioni dei sindacati in audizione oggi al Senato. Studenti e genitori non premiano docenti.

La Senatrice Puglisi, responsabile scuola del PD e relatrice del DDL di riforma della scuola, risponde alle obiezioni dei sindacati in audizione oggi al Senato. Studenti e genitori non premiano docenti.

Oggi i sindacati sono stati auditi in Senato e hanno presentato le loro obiezioni alla riforma della scuola. Tra i punti criticati la possibilità per i dirigenti di assegnare incarichi ai docenti, l'esclusione dei docenti delle GI dal piano assunzionale e la valutazione dei docenti.

Alla obiezione di incostituzionalità relativamente alla facolta dei dirigenti di scegliere i docenti nelle scuole, la Puglisi nega tale difetto, perché, ha affermato, "i docenti sono assunti a tempo indeterminato dallo Stato e vengono abbinati su base della graduatoria agli ambiti provinciali e dopo e da questi ambiti territoriali, che senza che alcuno resti senza posto di lavoro, ma sulla base degli abiti territoriali, vengono presi in cosiderazione i profili professionali".

"L'intento del legislatore – ha continuato – è di valorizzare la professionalità dei docenti e cercare di far corrispondere profili professionali a bisogni didattici delle scuole". "Ribadisco, – ha concluso – non è  il dirigente che assume tra i precari, è piuttosto la possibilità di abbinare chi sulla base di una graduatoria provinciali alle singole scuole insegnanti e bisogni didattici".

Per quanto riguarda gli insegnanti inseriti in seconda fascia delle Gradatorie d'Istituto, afferma che "il valore del servizio svolto, insieme ai titoli delle Graduatorie sarà valorizzato nell'ambito concorso per 60mila posti e – continua – voglio specificare che tutti i posti vacanti e disponibili saranno coperti l'anno successivo", il riferimento è alle supplenze che copriranno i posti liberi anche dopo le assunzioni.

Su possibili discriminazioni tra precari delle GaE e delle Gi, ha affermato che nella riforma, "non c'è discriminazione tra diversi tipi di precariato, chi è nelle GaE ha diritti diversi. Queste cose sono scritte nelle leggi."

Sul sistema di valutazione dei docenti, specifica "il Governo mette 200mln di euro. Non sono studenti e genitori che valutano, ma tracciano i criteri per distribuire i premi."

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