Diplomati magistrali in GaE. La beffa continua…Lettera

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Questo articolo concerne una grave inadempienza del nostro governo nell'ottemperare una sentenza del Consiglio di Stato,  riguardante tremila diplomati magistrali provenienti da tutta  Italia.

Questo articolo concerne una grave inadempienza del nostro governo nell'ottemperare una sentenza del Consiglio di Stato,  riguardante tremila diplomati magistrali provenienti da tutta  Italia.

 Nella conferenza stampa del 12 marzo 2015, nella quale il presidente Renzi e il ministro Giannini illustravano il piano di assunzioni de "La buona scuola", un giornalista chiedeva loro spiegazioni relativamente ad un  gruppo di tremila diplomati magistrali (DM), aventi diritto per ricorso all'iscrizione nelle graduatorie ad esaurimento (le GAE, che danno diritto all'assunzione) e quindi  a partecipare al suddetto piano (ordinanza del Consiglio di Stato n. 1089, 11 marzo 2015). Il ministro Giannini rispondeva testualmente: " "Se saranno iscritti, andranno aggiunti". In realtà il governo ha bloccato questo iter, confondendo in modo granitico la riserva processuale con la riserva dell'art. 6 del D.M. 53/2012.

Il 23 luglio (quindi dopo più di 4 mesi) su "Il Sole 24 Ore" veniva pubblicato un articolo intitolato "Scuola: sì del Consiglio di Stato a 3mila precari, entreranno in ruolo". Cito una parte dell'articolo:

"Tremila docenti precari dovranno essere ammessi subito nelle Gae, le graduatorie a esaurimento, e dunque rientrare nel piano da 102mila assunzioni previste dalla legge sulla Buona Scuola. Il Consiglio di Stato, con un decreto monocratico datato 21 luglio, ha dato 15 giorni di tempo al ministero dell’Istruzione per eseguire i provvedimenti che immettono i 3mila ricorrenti nelle Gae. E ha censurato il comportamento del Miur che costringeva i precari a restare “congelati” in graduatoria senza possibilità di ottenere incarichi a tempo determinato e indeterminato." Di fronte a quest'ennesima vittoria giuridica, dopo quasi un mese non si era ancora mosso nulla.
La frase  del ministro  "SE SARANNO ISCRITTI, andranno aggiunti" si è rivelata fatale. E' stata necessaria un'ulteriore ordinanza del Consiglio di Stato per ottemperare (ordinanza 5219  del 16/11/2015) e sancire il pieno titolo all'iscrizione in GAE coi relativi diritti. Nel corso di questo macchinoso iter giudiziario, patrocinato dagli avvocati Michele Bonetti e Santi Delia, il treno per il piano straordinario di assunzioni passava definitivamente (la data ultima per l'adesione era il 14 agosto ), lasciando ingiustamente fuori i tremila DM. Il  commissario "ad acta", nominato a luglio per ottemperare all'ordinanza n.1089, sanciva infine a novembre il diritto dei tremila ad usufruire dei posti RESIDUI (cioè rifiutati dai destinatari) del piano straordinario di assunzioni nelle province di iscrizione, secondo il proprio ordine di punteggio.
 L'ultima puntata dell'alienante vicenda è questa: alcune di queste proposte di assunzione  A TEMPO INDETERMINATO sui posti residui, già accettate e firmate  dai nostri ricorrenti, sono stati revocate  in favore di docenti con maggiore punteggio, destinatari di ordinanze diverse e successive, per le quali non è stato necessario ricorrere all'ottemperanza.
 Coloro che hanno ricevuto il provvedimento di revoca del contratto a tempo indeterminato sono stati quindi beffati due volte: prima per essere stati illegittimamente esclusi dal piano straordinario di assunzioni e poi per essere stati illusi con un contratto a tempo indeterminato, che dopo circa due mesi dalla firma si è rivelato  carta straccia. Tra coloro che hanno ricevuto il provvedimento di revoca ci sono insegnanti titolati (con laurea e idoneità varie)  con oltre 10 anni di servizio nella scuola pubblica, mentre tra gli assunti con "La buona scuola" nella medesima provincia ci sono persone prive di esperienza nell'insegnamento, prive di formazione culturale e, nei casi più clamorosi, prive perfino di una corretta padronanza della lingua italiana. A questo punto è doveroso aprire una breve parentesi: quest'ingiustizia riguarda anche molti professori pluri-abilitati con TFA e PAS, con una lunga esperienza lavorativa nella scuola, che non sono stati inseriti dal governo nelle GAE e saranno quindi destinatari di provvedimenti di assunzione solo con vittoria concorsuale.
Se il premier Renzi, come sostiene, volesse veramente per la scuola "solo gli insegnanti migliori", dovrebbe fare un'attenta ricognizione della situazione attuale per rendersi conto di quanto clamorosamente abbia toppato nel suo obiettivo.
Grazie per l'attenzione e cordiali saluti
Luciana Fulloni

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