Diplomati magistrale, Sigillò (Mida): no concorso, sì corso aggiornamento. Governo licenzia 7mila maestre

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L’emendamento al Decreto Dignità in fase di conversione in legge non è ancora stato presentato, ma già suscita contestazioni.

Fra le contestazioni c’è quella di Rosa Sigillò, coordinamento Mida, che a Orizzonte Scuola ha dichiarato: “E’ vero che verranno contratti i ruoli con incarichi per tutto l’anno per i maestri ineriti in Gae, ma contempla anche il licenziamento di 7.000 maestri assunti, seppur con clausola rescissoria e che verranno liquidati con il contentino di un punteggio extra e dovranno ripetere l’anno di prova“.

Ma questo in qualche modo era già noto…

Sì, ma propone anche un’estensione del decreto legislativo 59 che sarebbe una copia del regolamento della scuola secondaria, il cui motto era: graduare e non selezionare“.

E che cosa c’è che non va?

Non può funzionare per una classe di concorso  in esubero come quella dei maestri. Dopo più di 3000 sentenze passate ingiudicato, dopo i proclami elettorali, dopo un governo che ha avuto la fiducia di tutti, non ci aspettavamo copiassero la delega 377 articolo 17 del partito democratico, che tra l’altro venne stilata e ultimata dalle associazioni di categoria rappresentative chiamate al tavolo di lavoro dall’on. Ghizzoni“.

Soluzione troppo simile a quella pensata dal Pd?

Quello che non va e che fa rabbia è che si tratta di una soluzione calata dall’alto. Esattamente il contrario di quanto era sempre stato promesso“.

Questo è l’aspetto politico, ma nella sostanza?

Il decreto 59 sarebbe stato perfetto se i tecnici del Miur non avessero poi creato una tabella titoli che ha di fatto ridotto all’osso il punteggio del servizio e sminuito alcuni titoli. Se volevano agevolare i docenti che non hanno mai insegnato e che paradossalmente ne trarranno vantaggio potevano avvisare prima“.

Ma perché non può funzionare per infanzia e primaria lo stesso meccanismo per le secondarie?

Perché il numero di insegnanti interessati è altissimo. Mentre la secondaria ha già avuto una selezione, chi con il Tfa e chi con il Pas, qui parliamo di circa 200mila persone: 144mila laureati in scienza della formazione primaria e 50mila diplomati magistrali che già sono in GaE, oltre ad altre diplomate magistrali che magari non hanno mai lavorate e che sono in graduatoria. C’è il rischio di danneggiare le persone che hanno già lavorato e insegnato“.

E quali sarebbero le soluzioni?

Per prima cosa vanno salvati i ruoli. Quelli che hanno superato l’anno di prova non possono assolutamente essere licenziati“.

E come si fa?

Intanto bisogna partire da qua. Poi, il decreto dignità andrebbe spacchettato. Quindi quell’emendamento non deve essere presentato per un decreto, ma deve essere rinviato e discusso con le categorie interessate, come ha fatto il Pd. Ci mettiamo a tavolino e cerchiamo una via percorribile: le soluzioni di sono“.

Per esempio?

C’è anche il triplo canale, tanto sbandierato dal senatore Mario Pittoni. C’è anche la graduatoria parallela con il doppio canale; va bene anche un corso di aggiornamento del titolo che consenta l’accesso a una eventuale graduatoria. Perché no? Almeno cominciamo ad abbassare i numeri“.

Ma questo è ciò che si sta facendo, almeno a sentire le forze di Governo.

Ma solo perché i docenti di infanzia e primaria sono migliaia. E’ quella che ha avuto meno assunzioni. Non ci sono posti. E’ una classe di concorso in esubero. Non si vede nessuno spiraglio, tranne che in provincia di Milano o in Friuli Venezia Giulia dove i posti ci sono. Poi c’è un’altra cosa…

Sì?

Siamo stati privati di concorsi dal ’99 al 2012. Se ci avessero fatto fare i concorsi ordinari come avveniva prima del ’99, noi saremmo già stati stabilizzati con concorso ordinario. Quindi chiediamo una soluzione che sia equa. Mettiamola così: è anche una forma di risarcimento“.

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