Diplomati magistrale, concorso non selettivo e inserimento in coda nelle graduatorie di merito

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Dopo il decreto dignità sembra che al Miur proseguano i lavori per risolvere la questione dei diplomati magistrale.

Decreto dignità

Come riferito, il decreto dignità ha esteso anche ai diplomati magistrale la norma secondo cui è possibile procedere all’esecuzione delle sentenze entro 120 giorni dalla notifica delle medesime.

Il provvedimento, come si legge nella relazione illustrativa,  ha una duplice finalità:

  • garantire un regolare avvio dell’anno scolastico e la continuità didattica agli allievi;
  • consentire l’iscrizione nella seconda fascia delle graduatorie di istituto a coloro i quali verranno depennati in seguito alla sentenza.

Il decreto dignità, dunque, si è proposto le finalità suddette, tuttavia non risolve la questione, relativamente alla quale, come dichiarato anche dal Ministro Bussetti, sarà necessario un ulteriore intervento (in sede di conversione del decreto?).

Che tipo di intervento? La risposta arriva da un post su FB di Rosa Sigillò del Mida Precari, che così scrive:

“Situazione diplomati magistrale: il Ministro Bussetti, insieme ai tecnici del MIUR, stanno lavorando ad una soluzione che comprenda anche SFP no. Intendono mettere tutti in coda alle graduatorie di merito. Ho chiesto con quale modalità, visto che nelle gm ci sono vincitori di concorso, mi hanno risposto che dovrebbe esserci una mini prova probabilmente non selettiva. Questo consentirebbe a chi ha avuto il ruolo con riserva, nelle regioni con Gae e gm esaurite, di mantenere il loro posto.

P.s. Sappiate che continueremo a chiedere altra soluzione perché i diritti di chi ha sempre insegnato non vengano lesi. La secondaria ha avuto una tabella titoli che ha fortemente leso il servizio e il titolo pas. Non vogliamo che l’errore si ripeta.”

Prova non selettiva e inserimento in GM

Secondo quanto scritto dalla Sigillò, dunque, la soluzione potrebbe consistere in un concorso articolato in una prova non selettiva, con successivo inserimento in coda alle graduatorie di merito del concorso (2016). Stesso percorso anche per i laureati in SFP.

Mantenimento ruoli

La soluzione sopra prospettata – prosegue la Sigillò – consentirebbe il mantenimento dei ruoli ottenuti con riserva, laddove GaE e GM sono esaurite.

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