Diplomati magistrale e SFP, Bussetti rinvia risposta su concorso straordinario
Sospesa l’audizione del Ministro dell’Istruzione Bussetti presso le Commissioni congiunte 7 Senato e VII Camera. I lavori per il Decreto Dignità incombono e vanno ad intrecciarsi con le problematiche sulle quali il Ministro veniva chiamato a rispondere.
Ieri sera infatti la maggioranza di Governo ha presentato un emendamento all’art. 4 del Decreto Dignità che, se approvato, introdurrebbe importanti novità per diplomati magistrale e laureati in Scienze della formazione primaria. L’emendamento, lo ricordiamo, interessa infanzia e primaria e prevede
1) esecuzione delle sentenze anche per i docenti assunti in ruolo con riserva ma nuovo contratto di supplenza fino al 30 giugno 2019. la norma verrebbe estesa anche ai supplenti inizialmente assunti fino al 30 giugno 2019.
2) avvio di un concorso straordinario riservato ai docenti in possesso di diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/02 o laurea in Scienze della formazione primaria che possano vantare almeno due annualità di servizio specifiche, svolte negli ultimi otto anni scolastici. Il concorso non sarà selettivo e prevede solo una prova orale di natura didattico metodologica. Si attribuiranno 70 dei 100 punti disponibili ai titoli, con particolare riferimento al servizio svolto.
Il Ministro Bussetti ha inizialmente risposto alle interrogazioni con l’esposizione di quanto già previsto dall’art 4 del Decreto Dignità.
Si è scelto di rinviare il confronto, anche sui sub emendamenti che nel frattempo sono stati presentati, ad altra seduta.
Nel frattempo infatti
le commissioni Affari e Finanza riprenderanno l’esame degli emendamenti e riprenderanno proprio dall’articolo 4, quello dedicato ai diplomati magistrale
Diplomati magistrale in ruolo, contratto sarà trasformato al 30 giugno. Ecco il testo
Su quanto accaduto in Audizione riportiamo il tweet della Sen. Malpezzi (PD)
Il Decreto Dignità dovrebbe essere approvato entro il 2 agosto, entro quella data quindi sarà possibile conoscere l’esito del confronto parlamentare.