Diplomati magistrale, Coord. Lavoratori Scuola Emilia Romagna: decreto d’urgenza per conservare ruoli
Comunicato Coordinamento Lavoratori Scuola Emilia Romagna – Il 20 dicembre 2017 una vergognosa sentenza politica del Consiglio di Stato ha stabilito l’esclusione delle maestre e dei maestri diplomati magistrali (DM) dalle graduatorie a esaurimento (le graduatorie che permettono una relativa stabilità nelle supplenze e che servono ai fini dell’assunzione in ruolo, cioè a tempo indeterminato). Si stima che siano circa 55 mila i posti di lavoro a rischio: una vera e propria emergenza sociale, di cui in gran parte sono vittime donne e mamme lavoratrici. Licenziare i maestri diplomati magistrali, che hanno anni di esperienza nelle scuole, significa provocare un danno enorme anche alla qualità dell’insegnamento: per questo chiediamo alle famiglie e agli studenti di essere al nostro fianco in questa lotta.
L’ex ministra Fedeli, nonostante le grandi mobilitazioni di questi mesi, si è rifiutata di emanare un decreto d’urgenza per evitare il licenziamento di massa. Se non verrà emanato un decreto d’urgenza subito tutti i DM saranno depennati dalle gae, inclusi quelli in ruolo con riserva. Saranno relegati nelle graduatorie di seconda fascia, torneranno cioè a una vita di estenuante precarietà senza nessuna certezza per il futuro. Già sono in corso i primi licenziamenti: ad Aosta alcuni colleghi con contratto fino al 30 giugno o al 31 agosto dopo la sentenza di merito negativa hanno visto persino anticipato il licenziamento al 15 giugno!
Chiediamo al nuovo ministro di darci una risposta subito: chiediamo un decreto che garantisca il posto di lavoro a tutti i maestri che stanno lavorando nella scuola pubblica (primaria e dell’infanzia). Non ci accontenteremo di promesse o soluzioni buone solo per pochi.
Questa la nostra piattaforma (discussa e votata in un’assemblea nazionale):
– conservazione del ruolo per i docenti con anno di prova superato e con anno di prova in corso compresi i titolari della legge 68/99;
– conservazione del diritto al posto assegnato per i docenti con ruolo accantonato in attesa di sentenza di merito;
– mantenimento delle GAE per chi già inserito e apertura delle stesse per tutti coloro che possiedono titoli abilitanti: diplomati magistrali ante 2001/2002, laurea in Scienze della Formazione Primaria, Linguistico Brocca, TFA, PASS, CAS. GAE storiche e Graduatorie di Merito fino ad esaurimento delle stesse compresi gli idonei. Possibilità di apertura straordinaria di una finestra per l’aggiornamento del servizio all’anno scolastico corrente. La graduatoria deve essere provinciale e funzionale all’immissione in ruolo;
– l’assunzione in ruolo deve avvenire per tutti coloro che raggiungono i 36 mesi di servizio anche non continuativi e indipendentemente dal tipo di servizio prestato (posto comune e di sostegno, in scuole Statali e Paritarie);
– diminuzione del numero di alunni per classe e ampliamento del Tempo Pieno su tutto il territorio nazionale;
– abrogazione della Legge 107 “Buona Scuola” ed in particolare del comma 131 e di tutte le leggi che prevedono tagli alla scuola pubblica.