Diplomati magistrale: cacciati dalle GaE, ultima spiaggia i concorsi

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La sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, com’è noto, ha segnato il destino dei diplomati magistrale sbarrando loro le porte delle graduatorie ad esaurimento. Alla sentenza è seguito il decreto dignità. 

Decreto Dignità e Nota Miur

Il decreto dignità ha cercato di porre rimedio alla situazione determinatasi in seguito ai ricorsi e alla successiva sentenza del Consiglio di Stato, prevedendo per i diplomati magistrale:

  • un concorso straordinario;
  • un concorso ordinario;
  • la risoluzione dei contratti a tempo indeterminato stipulati con clausola risolutiva, entro 120 giorni dalla notifica delle sentenze di merito, e la contestuale stipula di contratti al 30/06;
  • la risoluzione dei contratti al 31/08 stipulati con clausola risolutiva, entro 120 giorni dalla notifica delle sentenze di merito, e la contestuale stipula di contratti al 30/06.

Successiva al decreto è la nota n. 45988 del 17 ottobre 2018, con la quale il  Miur ha fornito indicazioni agli Uffici scolastici regionali per l’applicazione di quanto previsto dal decreto dignità, quindi per:

  • l’esecuzione delle sentenze;
  • la risoluzione dei contratti a tempo indeterminato e al 31/08 e la contestuale stipula di contratti al 30/06;
  • l’inserimento in II fascia delle graduatorie di circolo e di  istituto.

E il ruolo?

Alla luce di quanto detto sopra, i diplomati magistrale, nel momento in cui arrivano le sentenze, vengono inseriti nella seconda fascia delle graduatorie di istituto, utilizzate soltanto per le supplenze.

Pertanto, l’unica via per l’immissione in ruolo resta quella dei concorsistraordinario e ordinario.

Concorso straordinario

Il concorso straordinario (per la scuola dell’infanzia e primaria) è riservato ai diplomati magistrale e ai laureati in SFP che abbiano svolto due anni di servizio nella scuola statale negli ultimi otto. Per concorrere per i posti di sostegno è inoltre necessario il titolo di specializzazione.

Il Miur ha già firmato il decreto che disciplina il concorso.

Vai al nostro speciale.

Concorso ordinario

Il concorso ordinario è bandito, ai sensi  dell’articolo 400 del D.lgs. 297/94 e successive modificazioni e dell’articolo 1, comma 109 lettera b) e 110, della legge n. 107/2015, con cadenza biennale.

Possono partecipare al concorso i docenti in possesso dell’abilitazione, quindi i diplomati magistrale entro l’a.s. 2001/2002 e i laureati in Scienze Formazione Primaria. Per i posti di sostegno possono partecipare i docenti in possesso del titolo di specializzazione.

Per approfondire clicca qui

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